Protezione Civile, a Lesina Marina un'esercitazione sul rischio di sversamento di idrocarburi
Nella mattina di venerdì 5 maggio a Lesina Marina ci sarà un'esercitazione contro il rischio di sversamento e spiaggiamento di idrocarburi e altre sostanze pericolose e nocive, dovuto al traffico marittimo. L'iniziativa è organizzata dalla Protezione Civile Puglia e di intesa con la Prefettura UTG di Foggia.
UN GRAVE PERICOLO. In rappresentanza della struttura regionale parteciperanno il consigliere regionale Maurizio Bruno, presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile, il dirigente della Protezione Civile regionale Nicola Lopane insieme ai tecnici della Sezione. “Quello dello sversamento in mare di sostanze nocive - scrivono dalla Protezione Civile - rappresenta uno dei più gravi pericoli che minacciano il mare Adriatico e in particolare le coste pugliesi, in grado potenzialmente di compromettere irrimediabilmente l’ambiente marino, le zone costiere, le aree protette di grande valore naturalistico e le attività turistico – balneari.
L'ESERCITAZIONE. In questo contesto la Sezione Protezione Civile della Regione Puglia ha organizzato una esercitazione "full scale" sul rischio sversamento/spiaggiamento di idrocarburi (Oil spill) in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, la Prefettura UTG di Foggia, la Capitaneria di Porto di Manfredonia, la Direzione Marittima della Guardia Costiera di Bari, l’Amministrazione comunale di Lesina e con il volontariato di Protezione Civile insieme ai volontari di Legambiente.
I DUE OBIETTIVI. L’esercitazione “OIL SPILL”, organizzata nell’ambito del progetto Interreg Italia - Croazia denominato “FIRESPILL” di cui la Protezione Civile regionale è partner, ha un duplice obiettivo: testare la validità dei modelli di intervento a livello provinciale e comunale, aumentando l’efficacia della capacità di risposta delle strutture operative chiamate ad intervenire per competenza istituzionale e territoriale in caso di sversamento di idrocarburi in mare che coinvolge la costa; sviluppare una migliore reazione ed un maggiore livello di sicurezza dei servizi di emergenza anche in ambito transfrontaliero e di migliorare la prevenzione in caso di calamità naturali o provocate dall’uomo.
IL CICLO DI ATTIVITA'. L’appuntamento del 5 maggio sarà il momento finale di una serie di attività ed eventi programmati anche con il supporto di altri enti ed amministrazioni, coinvolti nel progetto alla luce delle rispettive competenze in materia ambientale o per le specifiche responsabilità in tema di gestione delle emergenze e dei rischi di protezione civile.
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