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L'eternit resterà a Tratturo Camporeale. "Il Comune non ha soldi per rimuoverlo"

Un problema di competenze e di inciviltà

"Il Comune non nè ha uomini nè risorse economiche per affrontare i lavori di rimozione dell'eternit a Tratturo Camporeale: costano troppo".
Lo ha affermato l'assessore all'Ambiente del Comune di Foggia, Pasquale Russo, dopo l'ennesima protesta dei residenti del rione e del movimento 'Nuova Voce' che chiedono da mesi che il materiale di risulta, che giace abbandonato e accatastato in cumuli in più punti del trattturo e che, è noto, è altamente nocivo per la salute, venga al più presto rimosso.
I costi a cui si riferisce l'assessore Russo presentano minimi fatturabili che ammontano in media a 5mila euro da 1 a 100 mq di superficie bonificata, a 10mila euro da 101 a 200 mq, e via discorrendo. Ma quelle attinenti alle operazioni di rimozione non sono le uniche spese che si dovrebbero affrontare: nel quadro dei lavori vanno inserite anche analisi preliminari sul materiale "incriminato", analisi come la cosiddetta "omologa" che costa intorno ai 1000 euro. 
In altre precedenti dichiarazioni sull'argomento, l'assessore aveva insistito sulla difficoltà per il Comune di Foggia di adempiere ad un tale servizio: "Nella nostra città non c'è nessuna ditta specializzata nel settore, la più vicina è a San Ferdinando di Puglia e questa distanza aumenterebbe ancor di più la spesa".
Dichiarazioni che però non corrispondono al vero, se è vero che a Foggia esistono almeno 4 ditte che si occupano di bonifica dei siti inquinati dall'amianto: una per esempio, neanche a farlo apposta, ha la sua sede proprio a Tratturo Camporeale. Le altre sono la Indicos e la Consultel Group srl in via Trento e la cooperativa Nuova San Michele in via Zara.
Una questione che in ogni caso sembra destinata a non esaurirsi nell'arco di breve tempo anche perché  non si riesce ancora a ben individuare di quale ente istituzionale sia la competenza. A proposito di ciò "prima di ferragosto - sottolinea Russo - ho incontrato in una conferenza di servizi i rappresentanti della Regione Puglia per affrontare congiuntamente il problema. Però non ho ancora ben capito se il tratturo in oggetto sia di competenza territoriale della Regione, se così fosse toccherebbero a loro le operazioni di bonifica, come è già accaduto in passato per altri regi tratturi foggiani".
L'assessore ci tiene a sottolineare che non si sta disinteressando del problema, ma che purtroppo anche gli organi addetti alle fasi preliminari della sua risoluzione latitano: "Sono un medico, so cosa significa stare tutti i giorni a contatto con quel materiale. Tempo fa - dichiara Russo - interpellai la polizia provinciale ambientale per un sopralluogo e chiederò al più presto un nuovo incontro al dirigente dell'Ufficio ambiente della Provincia, anche se sappiamo bene che l'ente provinciale sta subendo un'inesorabile smantellamento che ne depotenzia il servizio. Chiederò inoltre la riattivazione della squadra di polizia ambientale in forza alla polizia municipale affinchè nei prossimi giorni l'area venga monitorata.". Il sopralluogo della polizia ambientale che sarebbe stato invocato dall'assessore, però, a quanto è dato sapere, non è mai avvenuto.
Il controllo delle aree affette dal "tumore" dell'eternit, precisa l'assessore, fino a due anni fa, era cosa che avveniva regolarmente su precise indicazioni del'assessorato comunale all'Ambiente. Poi le cose sono cambiate: "Prima era diverso - commenta rammaricato Russo - perchè, negli anni scorsi, sotto il mio assessorato, vennero create in Amica squadre di ispettori ambientali, debitamente formate attraverso corsi specializzanti, che effettuavano appostamenti nelle aree più critiche di sversamento illegale del materiale di risulta, fungendo così da deterrente. Così fu sgombrata in passato l'enorme discarica a cielo aperto prima presente su via Napoli. Ma ora che l'Amica non c'è più, spero che l'Amiu di Bari, che l'ha sostituita nel servizio, possa riattivare questi particolari team".
E a proposito dello sversamento illegale, Russo se la prende con l'inciviltà di chi lo pratica e con l'omertà di chi, pur vedendo, non denuncia. "Il problema dell'eternit ai bordi delle strade - specifica l'assessore comunale all'Ambiente - affligge tutti i tratturi di Foggia, ma al mio ufficio, in questi mesi, non è mai arrivata una segnalazione, una denuncia, contro chi compie questi scempi. In questa città, dunque, si pone anche un serio problema di civiltà".
Russo ribadisce infine che i tratturi di Foggia sono "infestati" da tempo, e così gli sorge il dubbio che le molteplici proteste effettuate negli ultimi mesi dai residenti di Tratturo Camporeale e dal movimento "Nuova Voce" siano politicamente interessate: "Non vorrei - conclude Russo - che queste manifestazioni contro il Comune possano essere strumentalmente legate alle prossime elezioni amministrative del 2014". 
"Il Comune non ha nè uomini nè risorse economiche per affrontare i lavori di rimozione dell'eternit a Tratturo Camporeale: costano troppo".
Lo ha affermato l'assessore all'Ambiente del Comune di Foggia, Pasquale Russo, dopo l'ennesima protesta dei residenti del rione e del movimento "Nuova Voce" che chiedono da mesi che il materiale di risulta, che giace abbandonato e accatastato in cumuli in più punti del trattturo e che, è noto, è altamente nocivo per la salute, venga al più presto rimosso.
I COSTI DELLA RIMOZIONE. I costi a cui si riferisce l'assessore Russo presentano minimi fatturabili che ammontano in media a 5mila euro da 1 a 100 mq di superficie bonificata, a 10mila euro da 101 a 200 mq, e via discorrendo. Ma quelle attinenti alle operazioni di rimozione non sono le uniche spese che si dovrebbero affrontare: nel quadro dei lavori vanno inserite anche analisi preliminari sul materiale "incriminato", analisi come la cosiddetta "omologa" che costa intorno ai 1000 euro. In altre precedenti dichiarazioni sull'argomento, l'assessore aveva insistito sulla difficoltà per il Comune di Foggia di adempiere ad un tale servizio: "Nella nostra città non c'è nessuna ditta specializzata nel settore, la più vicina è a San Ferdinando di Puglia e questa distanza aumenterebbe ancor di più la spesa".Dichiarazioni che però non corrispondono al vero, se è vero che a Foggia esistono almeno 4 ditte che si occupano di bonifica dei siti inquinati dall'amianto: una per esempio, neanche a farlo apposta, ha la sua sede proprio a Tratturo Camporeale. Le altre sono la Indicos e la Consultel Group srl in via Trento e la cooperativa Nuova San Michele in via Zara.
UN PROBLEMA DI COMPETENZE. Una questione che in ogni caso sembra destinata a non esaurirsi nell'arco di breve tempo anche perché  non si riesce ancora a ben individuare di quale ente istituzionale sia la competenza. A proposito di ciò "prima di ferragosto - sottolinea Russo - ho incontrato in una conferenza di servizi i rappresentanti della Regione Puglia per affrontare congiuntamente il problema. Però non ho ancora ben capito se il tratturo in oggetto sia di competenza territoriale della Regione, se così fosse toccherebbero a loro le operazioni di bonifica, come è già accaduto in passato per altri regi tratturi foggiani".
L'assessore ci tiene a sottolineare che non si sta disinteressando del problema, ma che purtroppo anche gli organi addetti alle fasi preliminari della sua risoluzione latitano: "Sono un medico, so cosa significa stare tutti i giorni a contatto con quel materiale. Tempo fa - dichiara Russo - interpellai la polizia provinciale ambientale per un sopralluogo e chiederò al più presto un nuovo incontro al dirigente dell'Ufficio ambiente della Provincia, anche se sappiamo bene che l'ente provinciale sta subendo un inesorabile smantellamento che ne depotenzia il servizio. Chiederò inoltre la riattivazione della squadra di polizia ambientale in forza alla polizia municipale affinchè nei prossimi giorni l'area venga monitorata". Il sopralluogo della polizia ambientale che sarebbe stato invocato dall'assessore, però, a quanto è dato sapere, non è mai avvenuto. 
LO SMANTELLAMENTO DEGLI ISPETTORI AMBIENTALI. Il controllo delle aree affette dal "tumore" dell'eternit, precisa l'assessore, fino a due anni fa, era cosa che avveniva regolarmente su precise indicazioni del'assessorato comunale all'Ambiente. Poi le cose sono cambiate: "Prima era diverso - commenta rammaricato Russo - perchè, negli anni scorsi, sotto il mio assessorato, vennero create in Amica squadre di ispettori ambientali, debitamente formate attraverso corsi specializzanti, che effettuavano appostamenti nelle aree più critiche di sversamento illegale del materiale di risulta, fungendo così da deterrente. Così fu sgombrata in passato l'enorme discarica a cielo aperto prima presente su via Napoli. Ma ora che l'Amica non c'è più, spero che l'Amiu di Bari, che l'ha sostituita nel servizio, possa riattivare questi particolari team".
"INCIVILTA' DEI FOGGIANI". E a proposito dello sversamento illegale, Russo se la prende con l'inciviltà di chi lo pratica e con l'omertà di chi, pur vedendo, non denuncia. "Il problema dell'eternit ai bordi delle strade - specifica l'assessore comunale all'Ambiente - affligge tutti i tratturi di Foggia, ma al mio ufficio, in questi mesi, non è mai arrivata una segnalazione, una denuncia, contro chi compie questi scempi. In questa città, dunque, si pone anche un serio problema di civiltà".
"PROTESTE STRUMENTALI?". Russo ribadisce infine che i tratturi di Foggia sono "infestati" da tempo, e così gli sorge il dubbio che le molteplici proteste effettuate negli ultimi mesi dai residenti di Tratturo Camporeale e dal movimento "Nuova Voce" siano politicamente interessate: "Non vorrei - conclude Russo - che queste manifestazioni contro il Comune possano essere strumentalmente legate alle prossime elezioni amministrative del 2014". 

di Redazione 


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