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Trova un portafogli e lo riporta al proprietario: "Era mio dovere"/ LA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO

“Mi hai dato nuove speranze a che questa città possa cambiare”, lo scrive Michele Sisbarra in una lettera aperta indirizzata all'anonimo che ha ritrovato il suo portafogli e ha attraversato la città per restituirglielo.

LA LETTERA. "Questa mattina andavo in bici al lavoro e senza accorgermene ho perso il portafogli. Maledetto Jean's dalle tasche piccole. Me ne sono accorto quando ero già lontano dalla zona di via Silvio Pellico.  Sono entrato nel panico.  In quel portafogli c'era tutto, davvero tutto. Non capivo più nulla! Sono andato di corsa in Banca a bloccare le carte ma, mentre ero lì in attesa del mio turno, mi chiama mia figlia. Un signore, più o meno sulla quarantina, con una bimba in braccio, aveva citofonato a casa per consegnarmi il portafogli che aveva trovato. Dalla Chiesa di San Ciro era venuto appositamente a casa mia (zona Stazione) per compiere questo gesto e non ha voluto neanche lasciare il suo nome. "Era mio dovere" ha detto. Chiunque tu sia, caro signore, voglio ringraziarti per due motivi: perché sia una gran brava persona e perché mi hai dato nuove speranze a ché questa città possa cambiare. Ti sono grato e, casomai dovessi leggere questo messaggio, sappi che mi piacerebbe ringraziarti di persona. Ti auguro le migliori fortune".

di Redazione 


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