La lettera della "Costituzione Cattolica" di Foggia a Conte: "Ripristinare tutte le Celebrazioni"
“Carissimo Giuseppe Conte, nostro fratello in Cristo , sono Alessandro Mancini, un Povero Fedele di Cristo, faccio un appello a Lei che è il solo unico che può disporre il ripristino delle Celebrazioni, per la preghiera dei fedeli”. Parte così la lettera che il segretario dell’Associazione Costituzione Cattolica di Foggia, Alessandro Mancini, ha scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte per“ripristinare tutte le Celebrazioni”.
L’APPELLO. “Premier – prosegue Mancini -, noi cattolici siamo degli osservanti scrupolosi delle disposizioni ministeriali del Governo Italiano su tutto il territorio nazionale. Come cattolici siamo tenuti ad applicare queste norme nelle parrocchie, ma le chiese possono Celebrare i Sacramenti in osservanza delle misure igienico –sanitarie necessarie per il contenimento della pandemia. Il decreto ministeriale non vieta assolutamente la chiusura delle Parrocchie ed è questo il motivo per cui siamo rattristati dalle disposizioni di chiusura adottate delle diocesi Italiane. Noi, Poveri Fedeli di Cristo cattolici, desideriamo combattere la buona battaglia della fede per ricevere l’Eucarestia, che è il centro della nostra vita spirituale. La comunione spirituale che riceviamo con i mezzi di comunicazioni non ci basta più , abbiamo bisogno del Corpo vivo e vero di Gesù per la salvezza delle nostre anime”.
LA RIAPERTURA. A tal proposito, “Le chiediamo di Intervenire Immediatamente per Ripristinare tutte le Celebrazioni invitando tutte le diocesi a riaprire le porte delle Chiese e a predisporre che ogni sacerdote preveda corridoi eucaristici in rispetto delle norme igienico sanitarie, affinché ciascun fedele che lo desideri possa ricevere il Pane della Vita. Noi chiediamo umilmente questo gesto , insieme a tutti i nostri fratelli cattolici e preghiamo lo Spirito Santo che la illumini e la protegga assieme a tutti i sacerdoti che hanno in cura le nostre anime. Noi le diciamo: faremo di tutto per essere testimoni del Signore Risorto”.
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