C’è anche una nutrita pattuglia di foggiani nel Consiglio Direttivo di Libera Puglia, svoltosi nella giornata di ieri presso i locali dell’A.T.I. del servizio CAF/CAP Libertà. Un incontro riservato alla prima assemblea organizzativa, che ha portato all'approvazione dello statuto regionale dell'associazione e all'elezione delle cariche sociali. Al termine di un'assemblea partecipata, che ha fatto registrare la presenza dei referenti di tutti i Coordinamenti provinciali di Libera in Puglia e della maggior parte dei presidi impegnati a livello regionale, dalla Capitanata al Salento, è stato eletto primo presidente di Libera Alessandro Cobianchi, con 83 voti favorevoli, un contrario e due astenuti.
LA PATTUGLIA DEI FOGGIANI L'assise ha inoltre eletto, all'unanimità, il Consiglio Direttivo, che, a sua volta, eleggerà, in occasione della sua prima seduta, l'Ufficio di Presidenza che affiancherà Cobianchi. Il Direttivo è composto di 17 elementi, cui se ne aggiungeranno ulteriori 4, 2 dei quali in rappresentanza del territorio brindisino, su cui Libera ha intrapreso da poco il cammino di rinnovamento e i rimanenti in rappresentanza delle associazioni iscritte alla rete. Gli eletti foggiani sono Daniela Marcone, Piero Ferrante, Sasy Spinelli, Mimmo Di Gioia, Pietro Fragasso.
GLI OBIETTIVI L'Assemblea, che ha avuto luogo a pochi giorni dalla grande manifestazione nazionale organizzata per il prossimo 16 marzo a Firenze per celebrare la XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie, è stata un momento importantissimo per fare il punto dell’attività condotta in questi anni da Libera sui territori e porre le basi per l’avvenire. In particolare, si è discusso dell’importanza della memoria, da narrarsi concretamente attraverso l’esempio dei familiari vittime delle mafia; della necessità di rivitalizzare i beni confiscati e sequestrati; e della spinta propulsiva che deve derivare dall’organizzazione interna, garantita da un rapporto costante tra i vari livelli. In tal senso, l’assemblea ha approvato due ordini del giorno che diverranno parte integrante dell'agire di Libera in Puglia. Il primo, con il quale il nuovo Coordinamento Regionale s'impegna con le Istituzioni della Regione Puglia affinché possa essere approvata una legge ad hoc per lo status di ‘familiare di vittima di mafia’. Il secondo, identicamente licenziato, come il primo, all'unanimità, con il quale ci si impegna nella lotta contro la chiusura della Procura di Lucera (Foggia).