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Libri, l’esordio di Nikzad: “Porto la poesia a domicilio, ma non scomodiamo Baudelaire”

Da oltre un anno quelle poesie erano nella sua testa e sui quaderni. A farle diventare una raccolta ci ha pensato un bagno al tramonto, la scorsa estate, in Puglia. È stato l’incontro con i curatori di Tutto il nostro sangue, infatti, a rendere i suoi componimenti un progetto editoriale. E' “Non scomodiamo Baudelaire” il primo libro di poesie del 37enne Daryoush Francesco Nikzad, volto noto a Foggia con esperienza anche nel teatro e nel cinema. E per sedare ogni dubbio, chiarisce subito il titolo: “Non mi sono montato la testa. È stata semplicemente una frase illuminante del mio psicologo: appena l’ho sentita ho pensato che potesse essere ideale come titolo per tanti motivi. E comunque c’è un ‘non’, una negazione – precisa sorridendo -, quindi ovviamente nessun paragone”.

IL LIBRO. Scrittore per cinema, narrativa, teatro e pubblicità, ha deciso pertanto di “confrontarsi” con la poesia. “È un tipo di scrittura particolare e il mio impegno è stato quello di lavorare molto sul ritmo”. Il tema scelto per la raccolta di poesie incentrata sull’amore. “Perché in realtà - evidenzia Nikzad - racchiude tutti i sentimenti, quindi scrivere d’amore significa rappresentare un po’ tutto l’animo umano. E comunque ho scritto per vedere la mia vita dal di fuori e cercare una vita che non esiste”. Per farlo, si lascia anche “ispirare” dall’ambiente circostante: “Nella fase di composizione, leggo e rileggo i miei scritti in più contesti urbani. Leggo la stessa cosa in zone diverse e ne colgo l’effetto per modificare o integrare”. Altro tratto originale è che quasi tutte le poesie non hanno titolo: “Ne metto pochi, anzi pochissimi, solo a quelle che, come dire, nascono già così. Per il resto, non mi va di ‘indirizzare’ il lettore sintetizzando con una parola o una frase il concetto della poesia. È più bello avere un flusso senza alcuna guida”. 

LA CONSEGNA IN BICI. Il libro sarebbe dovuto uscire a febbraio, poi la pandemia ha sconvolto i piani. Ora, la Fase 2 segna questo esordio, con la prefazione di Qwerty Project e le copie numerate tutte a mano. Anche la consegna ha una sua peculiarità: chi è interessato al libro può contattare Nikzad sui profil social o su d.francesco.nikzad@gmail.com e sarà proprio l'autore a bussare alla porta di casa: "E' un'idea nata quasi per gioco, poi però ho scoperto che c'è qualcosa di particolarmente bello nel 'portare la poesia a domicilio', attraverso la mia bici". La poesia direttamente a casa, senza scomodare... nessuno. 

di Redazione 


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