Botta e risposta tra due associazioni universitarie: Link Kollettivo ed Area Nuova. I primi, infatti, si scagliano sui secondi accusandoli di favorire l’aumento dellle tasse universitarie. Accusa, ovviamente, respinta dall’associazione chiamata in causa, che attraverso una lunghissima nota prova ad analizzare quanto accaduto nel corso della seduta del Consiglio di Dipartimento tenutasi lo scorso 18 Luglio.
L’ACCUSA – “Link Foggia, in continuità con l'azione di denuncia iniziata nei giorni scorsi, ha proposto al Consiglio di Dipartimento la votazione di una mozione di condanna della liberalizzazione della contribuzione studentesca contenuta nell'art. 1 c. 7 della c.d. ‘Spending Review’ con un richiamo ai tagli al sistema universitario nazionale e all'ulteriore aumento della tassa regionale per il Diritto allo Studio. Link – è scritto nel comunicato di accusa del Kollettivo - giudica inaccettabile una posizione del genere, da cui si evince una palese ed indiscutibile sudditanza politica nei confronti delle scelte dell'attuale Governo nazionale, e che dovrà essere conosciuta da tutti gli studenti e le studentesse dell'Unifg”. Pertanto, per Link Kollettivo “appare chiara la posizione che Area nuova assumerà quando l'Ateneo proporrà l'ennesimo aumento delle tasse studentesche per far fronte ai tagli governativi”
LA DIFESA - A distanza di pochi giorni, però, arriva la difesa di Area Nuova, che ha appreso “con rammarico quanto dichiarato dall’Associazione ‘Link Kollettivo’ nel comunicato ‘Area Nuova vuole l’aumento delle tasse universitarie’. Evidentemente – scrivono - i nostri colleghi rappresentanti hanno dimenticato qualche passaggio”. L’Associazione, dunque, prova a spiegare attraverso una lunga nota le ragioni che l’hanno portata a respingere la mozione contro la liberalizzazione della contribuzione studentesca contenuta nell'art. 1 c. 7 della c.d. ‘Spending Review’. In pratica, per Area Nuova “la nuova disposizione non determina automaticamente alcun incremento di contribuzione a carico degli studenti (restano ferme le singole autonomie di ogni Università in materia di contribuzione studentesca universitaria) ma consentirebbe di: uniformare la platea di riferimento degli studenti a quella su cui sarà determinato il costo standard per studente (D.Lgs. n. 49/2012 – c.d. ‘riforma Gelmini’ n.d.r.) che fa riferimento, appunto, agli studenti regolari e, consentire l’incremento della contribuzione studentesca in misura direttamente proporzionale alla capacità degli atenei di attrarre finanziamenti statali in misura sempre maggiore assegnati sulla base della valutazione dei risultati della didattica e della ricerca”. Pertanto, Area Nuova “valuta ogni provvedimento con oggettività e spirito critico. Restiamo inoltre ancora perplessi sul perché, per un argomento riguardante la tassazione degli studenti universitari, l’Associazione Link si sia rivolta esclusivamente al Dipartimento di Giurisprudenza senza interpellare gli organi centrali di ateneo, segno evidente di una infondata polemica strumentale e dal tono altamente fazioso”.