“Studiare a casa per molti è un problema”, Link e Uds chiedono di riaprire gli spazi di studio chiusi per il Covid
A fronte dell’emergenza epidemiologica gli spazi studio rivolti agli studenti e alle studentesse sono stati chiusi. Questa situazione ha comportato una serie di difficoltà e disagi, perciò le organizzazioni studentesche Link Foggia e Unione Degli Studenti Foggia, hanno provveduto ad inviare alla Regione Puglia e alla Biblioteca di Foggia una richiesta di riattivazione del servizio di consultazione in presenza.
STUDIARE A CASA E' UN PROBLEMA. “Questo servizio era stato sospeso quando la situazione sanitaria si era aggravata, ma con l’avvio della sessione di esami nelle Università, e in mancanza di spazi per studiare nella città di Foggia, urge trovare soluzioni - dichiara Michele Cera, coordinatore di Link Foggia - .Studiare a casa per molti e molte è un problema. E’ necessario che siano individuati spazi per permettere lo studio in presenza e per garantire a tutti gli studenti e le studentesse di poter affrontare la sessione in modo sereno”.
ANCHE PER STUDENTI MEDI. “La chiusura delle aule studio è un problema che interessa anche gli studenti medi superiori, ed ora con la riapertura delle scuole, e con l’avvicinamento degli esami di stato è necessario avere degli spazi sicuri in cui studiare” aggiunge Jacopo Lo Russo, coordinatore di UdS Foggia.
CERCARE NUOVI SPAZI. “Anche oltre la fase di pandemia, sarà necessario individuare nuovi spazi: per questa ragione, abbiamo invitato le amministrazioni locali a lavorare nel senso di predisporre l’apertura, quando sarà possibile, di nuove sale studio in città, come anche nei comuni di residenza degli studenti e delle studentesse pendolari e fuori sede. Perché la possibilità di avere luoghi in cui studiare - conclude Michele Cera - è un diritto che deve essere sempre garantito, in qualsiasi posto ci si trovi, e per il futuro del nostro territorio questi spazi sono necessari”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.