Per la tutela del diritto allo studio, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per il diritto allo studio e al futuro: queste le motivazioni dello sciopero di venerdì 11 ottobre, organizzato dalla Rete della Conoscenza (UDS e Link) e che, con ogni probabilità, riguarderà gli studenti e il corpo docente delle scuole foggiane, soprattutto gli alunni degli istituti Einaudi, Lanza e Poerio. Una giornata di protesta che ha tirato dentro anche i Giovani Comunisti e Rifondazione Comunista.
“Per l’ennesima volta, aule del secondo piano sono state chiuse per motivi di sicurezza e studenti sono obbligati a fare lezione in locali d’emergenza, organizzati su doppi e/o tripli turni, con ore di lezione ridotte a 45 minuti”. Questa la nota diramata dal circolo Che Guevara Foggia, in merito soprattutto alla stabilità del Palazzo degli Studi, cuore pulsante del mondo studentesco foggiano. Al di là dei risvolti politici, gli interrogativi posti dalla sinistra cittadina – da quella rappresentata, per meglio dire, dal circolo presieduto da Giorgio Cislaghi – non sono affatto da ignorare, soprattutto alla luce degli ultimi problemi strutturali riguardanti le scuole di Foggia (e non solo).
“Perché gli interventi fatti durante gli scorsi anni non sono serviti ad assicurare la sicurezza degli studenti? Perché, in una scuola che presenta problemi del sottotetto e del solaio, i controlli non sono fatti durante il periodo estivo a scuola chiusa?”. A queste domande, si aggiungono anche quelle riguardanti “un fantomatico progetto di rifacimento del tetto con i fondi regionali per il risparmio energetico prevedendo la posa di pannelli fotovoltaici”, del cui finanziamento la Regione sembra aver dato l'assenso, e anche, non ultimo, l'esito dei lavori fatti “suo tempo”: quanto sono costati? Che esito hanno dato, se ricorrono ancora problemi del genere?
Per la tutela del diritto allo studio, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, per il diritto allo studio e al futuro: queste le motivazioni dello sciopero di venerdì 11 ottobre, organizzato dalla Rete della Conoscenza (UDS e Link) e che, con ogni probabilità, riguarderà gli studenti e il corpo docente delle scuole foggiane, soprattutto gli alunni degli istituti Einaudi, Lanza e Poerio. Una giornata di protesta che ha tirato dentro anche i Giovani Comunisti e Rifondazione Comunista.
SICUREZZA A PALAZZO DEGLI STUDI E CASO "ATAF-EINAUDI". “Per l’ennesima volta, aule del secondo piano sono state chiuse per motivi di sicurezza e studenti sono obbligati a fare lezione in locali d’emergenza, organizzati su doppi e/o tripli turni, con ore di lezione ridotte a 45 minuti”. Questa la nota diramata dal circolo Che Guevara Foggia, in merito soprattutto alla stabilità del Palazzo degli Studi, cuore pulsante del mondo studentesco foggiano. Al di là dei risvolti politici, gli interrogativi posti dalla sinistra cittadina – da quella rappresentata, per meglio dire, dal circolo presieduto da Giorgio Cislaghi – non sono affatto da ignorare, soprattutto alla luce degli ultimi problemi strutturali riguardanti le scuole di Foggia (e non solo).
Alla protesta su Palazzo degli Studi si è unita anche quella degli studenti dell'Istituto alberghiero "Einuadi", che chiedono una sede a Foggia alla luce dell'inicidente in autobus occorso davanti all'edificio scolastico in località Torre di Lama, che ha provocato decine di contusi tra gli studenti.