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Lo "strano" tesoro della Curia: scoperti esemplari di animali protetti degli anni '60

Rinvenute parti di elefanti, ghepardi e tartarughe

Nella Curia provinciale di Foggia, durante il rifacimento dei magazzini sono state ritrovate numerose parti di esemplari di animali protetti utilizzate per una mostra d'arte.
IN MOSTRA PER LA MISSIONE IN CIAD. Sono stati presi in custodia, sotto sequestro, dagli agenti del Corpo forestale dello Stato tramite il nucleo Cites specializzato nella protezione della fauna in via di estinzione. Gli agenti hanno riconosciuto zanne d'avorio di elefante africano, statuette di piccole dimensioni anch'esse in avorio, una zampa d'elefante africano svuotata internamente e decorata, carapaci di tartarughe di mare di grosse dimensioni, pelli di boa, pelle di ghepardo, scorpioni e ragni in vetro, tutti risalenti probabilmente agli anni '60 e del valore commerciale di circa cinquantamila euro.  Erano stati esposti a San Giovanni Rotondo in una mostra dedicata alle missioni in Ciad, nel Centro Africa.
LA CERTIFICAZIONE. La convenzione Cites di Washington regola il commercio e la detenzione di esemplari protetti in via di estinzione, sia vivi che morti e anche parti di animali morti. Secondo tale normativa la detenzione di quanto ritrovato dai sacerdoti di Foggia deve essere autorizzata da certificazioni rilasciate dal Corpo Forestale dello Stato sulla base di documentazione che ne attesti la legale acquisizione. Pertanto gli agenti del Cites di Bari hanno provveduto al sequestro contro ignoti di tutto, affidando temporaneamente ad una struttura della Forestale di Martina Franca per essere utilizzato a scopo didattico, in attesa della destinazione definitiva del giudice.

di Redazione 


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