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Lo Campo, il tablet, l'embargo imprenditoriale e la "debolezza della passione"

Il "precedente" influenzerà tutte le trattative

La decisione della famiglia Lo Campo può essere condivisibile o meno, ma rappresenta un “precedente”. La presa di posizione - “Trattiamo solo con i foggiani” - è il primo caso di embargo imprenditoriale.
IL FOGGIA DEI FOGGIANI. Il presidente del Foggia calcio è stato chiaro: “Parlo solo a nome della mia famiglia”, ovvero gli altri soci sono liberi di muoversi come vogliono. Ma l’ulteriore precisazione di domenica scorsa - “Per gli amici foggiani di Pietrocola la porta resta aperta” - si sintetizza con l’espressione con cui Lo Campo ha bollato questa trattativa: “Il Foggia ai foggiani”.
FORESTIERI SENZA GARANZIE. In tempi di campagna elettorale sarebbe il candidato (e lo slogan) ideale, ma Lo Campo di scendere in politica non ci pensa (o almeno così sembra). Resta però il suo (pre)giudizio sugli imprenditori forestieri. In realtà, sarebbe ingenuo ritenere che Lo Campo abbia interrotto la trattativa solo perché gli imprenditori non parlavano la nostra stessa lingua. Il dialetto - con alcune delle persone che si sono avvicinate al Foggia, - era anche simile, ma non rassicurante. E così il presidente rossonero ha voluto riassumere nella ‘’foggianità’’ una serie di elementi che fanno rima, in realtà, con solidità economica, fiducia, professionalità, garanzie. Chi si è avvicinato agli attuali soci, evidentemente, quelle peculiarità non ce le aveva.
LA DEBOLEZZA DELLA PASSIONE. Lo Campo, però, motivando la rottura della trattativa con quell’embargo si è abbandonato a una “debolezza della passione”. Quasi a dire: possono anche non avere soldi, ma non essere di Foggia diventa un’aggravante. La sua scelta è stata apprezzata dall’intera tifoseria (non ultimo il comunicato degli Indomabili), quel vessillo di foggianità è uno stemma orgoglioso di cui vantarsi in giro per l’Italia. In questo momento, Lo Campo, è probabilmente il più amato dai tifosi rossoneri. Quell’ammissione, però, - “Non posso aprire il tablet”, per spiegare l’onda di messaggi ricevuti dai foggiani che gli chiedevano di non vendere a scatola chiusa - rivela che anche lui è stato coinvolto dalla “debolezza della passione”. E’ un aspetto decisamente positivo e mostra l’empatia con il popolo rossonero. Ma ora viene il difficile: mostrare coerenza. Arriva il gruppo siderurgico dal Nord, ad esempio, e lei (e la sua famiglia) non si siederà al tavolo, giusto?

di Redazione 


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