Il suo è un sound acustico folk ma anche graffiato e colorito dall’influenza del suo girovagare per il mondo alla ricerca di stimoli contrastanti e avventura a partire dalle montagne della sua Norvegia alla Sicilia, dove attualmente abita.
IL CONCERTO AL TOLLERANZA ZERO. Si è esibito nello spazio accogliente seppur ristretto del locale Tolleranza zero, il cantante norvegese Terje Nordgarden. Cantautore suggestionato dall’energia e dalla scrittura di Bruce Springsteen, ma anche da Jeff Buckley, Terje Nordgarden accosta sonorità blues e country ad una voce profonda e vissuta oltre che all’impeto fisico della gestualità mentre imbraccia la sua chitarra, di tanto in tanto accarezzata dalle note di un’armonica.
"VIVERE GIORNO PER GIORNO". E mentre sollecita ironicamente il pubblico a partecipare al ritmo del suo battito di mani, con forbito italiano spiega i testi delle sue canzoni come “Keep it shining on the inside”; perché quando la luce non c’è, necessario è trovarla là, bisogna farla brillare dentro. O nella canzone tratta dal suo quarto disco, quasi testimonianza del suo spirito all’insegna della libertà e del cambiamento, “You gotta get ready”, devi essere pronto cercando di vivere giorno per giorno nel modo più sereno possibile, quasi esortazione ad una presa di coscienza, a prepararsi pensando che tutto questo da un momento all’altro potrebbe finire.
ISPIRATO DAGLI ITALIANI. Quando lo si intervista sui suoi riferimenti musicali italiani, non esita a citare “Fabrizio De Andrè, Vinicio Capossela, Battisti e Paolo Benvegnu: “Di Fabrizio De Andrè mi piace il racconto che fa di certi personaggi, come nella canzone il Suonatore Jones, dove descrive la vita di una persona che sceglie per la vita la musica, poiché quella non muore mai e sempre dà la possibilità di comunicare e incontrare il mondo, come dice nel testo, il suonatore Jones si lascia ascoltare, e quell’album Non al denaro, non all’amore né al cielo, mi permette di riflettere e di ascoltare anche il silenzio”. Sarà proprio quest’esigenza di raccontare in musica che spinge a scrivere canzoni come Sing, che nascono dall’urgenza di uscire da realtà difficili e a cantare sempre e comunque a Path of love sulle sonorità acustiche alla Nick Drake.
LE DONNE E LA NEVE. Alla domanda su quanto delle sue radici nordiche porti nelle sue canzoni, risponde con lo sguardo azzurro glaciale, d’improvviso vago, “Certamente la natura è una fonte d’ispirazione importantissima”, così come l’ha descritta in una sua canzone, dove ironicamente descrive il freddo glaciale perenne sulle montagne della Norvegia, come un mezzo infallibile per scoprire quanto la tua donna è tosta, allorquando decidi di buttarla nella neve.