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'Lo Stato siamo noi', Libera Cerignola inaugura il murale di Francesco Marcone

Sabato 20 ottobre la cerimonia in contrada Toro

‘Lo Stato siamo noi’. Lo ripeteva sempre Francesco Marcone. “Lo Stato siamo noi”. Lo ripeteva al lavoro, con gli amici, in famiglia. Una frase che ricordano bene Daniela e Paolo, figli del Direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia ucciso dalla mafia il 31 marzo del 1995. Ucciso, appunto, per aver fatto fin troppo bene il suo lavoro. Perché lo Stato per Francesco Marcone è ciascuno di noi, con i suoi comportamenti, i suoi gesti, le sue denunce, i suoi silenzi. Lui ha lavorato fino all’ultimo giorno, fino a quando la criminalità organizzata non ha deciso di fermarlo. E lo fa fatto nel modo più violento, quello mafioso. Sparandolo sotto il portone di casa sua. Ma il suo pensiero e la sua immagine, oggi, continuano a dare fastidio, ad essere un faro nel buio dell’illegalità diffusa e dello scarso senso civico delle nostre comunità. Per questo, i volontari di Libera che sono arrivati a Cerignola per partecipare a ‘E!State liberi 2012’, non hanno avuto dubbi. E sul capannone di contrada Toro, in un terreno confiscato alla mafia, hanno realizzato un murales colorato, ma soprattutto vivo. Con l’immagine di Francesco Marcone e la frase ‘Lo Stato siamo noi’.
L'INAUGURAZIONE - Saranno i ragazzi delle scuole medie e superiori di Cerignola, nella giornata di sabato 20 ottobre, ad inaugurare il murale dedicato a Francesco Marcone, sito in contrada Toro, bene confiscato alla criminalità organizzata e gestito dalla cooperativa sociale 'Pietra di Scarto'. L’iniziativa avrà inizio alle ore 10,30 con partenza alle ore 10 di un pullman dallo spiazzale antistante il liceo scientifico 'A. Einstein', offerto dalla ditta D’Eugenio. Il murales è stato realizzato dai ragazzi che quest’estate, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato ai campi di volontariato organizzati da Libera.
PRESENTI I FIGLI PAOLO E DANIELA - Oltre alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, la mattinata vedrà protagonisti anche Paolo e Daniela Marcone (referente provinciale di Libera), figli di Francesco.  Lo straordinario esempio di vita di un uomo, che decise di non piegare la testa di fronte alle avances della 'mafia del mattone' foggiana, è stato lo sprone fondamentale per la realizzazione di un’opera colorata e partecipata, capace di riportare la luce in un luogo, contrada Toro, costretto per anni al buio dell’illegalità. "L’invito - scrive Libera Cerignola - è alla massima partecipazione da parte della cittadinanza e dei giovani in particolare modo, nella speranza che le giovani leve di Cerignola (dove peraltro Marcone aveva per lunghi anni esercitato la sua attività) raccolgano il testimone di quei volontari che, provenendo da tutt’altra parte del Paese, hanno saputo cogliere il valore e l’esempio di un 'eroe ordinario' ".

di Redazione 


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