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Lorenzo Marone racconta le sue anime fragili: “Le madri non dormono mai”

Lo scrittore partenopeo presenta il suo nuovo romanzo

Un bambino, sua madre. Due vite fragili tra altre vite fragili: donne e uomini che passano sulla terra troppo leggeri per lasciare traccia. Intorno, a contenerle, un luogo che non dovrebbe esistere, eppure per qualcuno è perfino meglio di casa. È lo sfondo del nuovissimo romanzo di Lorenzo Marone, dal titolo “Le madri non dormono mai” (Einaudi, 2022) e protagonista lunedì 16 maggio, ore 18, di un nuovo appuntamento della rassegna Fuori Gli Autori, a meno di una settimana dalla sua uscita nazionale in tutte le librerie.

RITORNO IN CITTA’ DOPO LA PANDEMIA. Nella Sala Narrativa della Biblioteca di Foggia “La Magna Capitana”, infatti, lo scrittore napoletano ritrova il pubblico di Capitanata che tante volte ha accolto le sue storie nello spazio live della libreria Ubik, organizzatrice dell’incontro insieme con il Polo biblio-museale dauno. Si tratta di un graditissimo ritorno in città, a distanza di quasi tre anni dall’ultima volta: il 15 giugno del 2019, infatti, Lorenzo Marone presentò nella libreria di Piazza U. Giordano il suo precedente romanzo dal titolo “Tutto sarà perfetto” (Feltrinelli), a pochi mesi dall’inizio della pandemia che avrebbe bloccato ogni attività. A conversare con lo scrittore napoletano sarà la bibliotecaria Maria Musci.

GLI ICAM. Diego ha nove anni ed è un animale senza artigli, troppo buono per il quartiere di Napoli in cui è cresciuto. I suoi coetanei lo hanno sempre preso in giro perché ha i piedi piatti, gli occhiali, la pancia. Ma adesso la cosa non ha più importanza. Sua madre, Miriam, è stata arrestata e mandata assieme a lui in un Icam, un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Lì, in modo imprevedibile, il ragazzino acquista sicurezza in sé stesso. Si fa degli amici; trova una sorella nella dolce Melina, che trascorre il tempo riportando su un quaderno le «parole belle»; guardie e volontari gli vogliono bene; migliora addirittura il proprio aspetto.

UN CANTICO DEGLI ULTIMI. Anche l’indomabile Miriam si accorge con commozione dei cambiamenti del figlio e, trascinata dal suo entusiasmo, si apre a lui e all’umanità sconfitta che la circonda. Diego, però, non ha l’età per rimanere a lungo nell’Icam, deve tornare fuori. E nel quartiere essere più forte, più pronto, potrebbe non bastare. Lorenzo Marone scrive uno struggente romanzo corale, un cantico degli ultimi che si interroga, e ci interroga, su cosa significhi davvero essere liberi o prigionieri.

L’AUTORE. Lorenzo Marone è nato a Napoli, dove vive. Ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi 2015, Premio Stresa 2015, Premio Scrivere per amore 2015, Premio Caffè Corretto - Città di Cave 2016), che ha ispirato il film La tenerezza, diretto da Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi 2016, Premio Como 2016), da cui è stato tratto il film omonimo; Magari domani resto (Feltrinelli 2017, Premio Selezione Bancarella 2017); Un ragazzo normale (Feltrinelli 2018, Premio Siani 2018); Tutto sarà perfetto (Feltrinelli 2019), La donna degli alberi (Feltrinelli 2020, Premio Prata 2021) e il saggio Cara Napoli (Feltrinelli 2018). Per Einaudi ha pubblicato Inventario di un cuore in allarme (2020) e Le madri non dormono mai (2022). Nel 2021 ha pubblicato il racconto Il bosco di là all'interno della collana «Il bosco degli scrittori» di Aboca Edizioni. Ha una rubrica domenicale, «I Granelli», su «la Repubblica» di Napoli, e collabora con «tuttolibri». È tradotto in diciassette Paesi.

di Redazione 


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