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Lucera, gli incontri letterari del Club Unesco

Venerdì 28 e sabato 29, due appuntamenti

Dopo il Festival Liber-e parole, Lucera continua la sua proposta culturale, incentrata sulla buona letteratura. Questa volta, ad organizzare è il Club Unesco “Federico II” di Lucera, il quale presenta, per venerdì 28 e sabato 29 settembre (entrambi ore 19), due incontri con due autori locali, Giuseppe Di Giovine e Alessandro Forte, previsti nel Salone di Rappresentanza del Circolo lucerino.
Venerdì 28 settembre. Apre il magistrato e docente Giuseppe Di Giovine, con il suo "La mia Daunia", edito da Catapano Libreria Editrice. Lucerino, per anni lontano dalla sua terra d’origine, l’autore racconta i ricordi e le emozioni vissute all’ombra della città federiciana, proponendo inoltre una rinascita culturale che tragga linfa dall’incontro tra l’Europa e il Medio Oriente, le due testimonianze più importanti della storia della stessa Lucera. Personalità di spicco del panorama nazionale soprattutto per quanto riguarda i temi ambientali, Giuseppe Di Giovine è componente del Consiglio Internazionale del Diritto Ambientale, l'organizzazione mondiale dei giuristi specialisti in ambiente.
Sabato 29 settembre. Alessandro Forte è un giovane economista e consulente finanziario che da anni vive a Londra, sua seconda città dopo la natia Lucera. "La Londra degli Italiani", libro pubblicato da Aliberti, è uno dei saggi più interessanti pubblicati negli ultimi mesi, il quale rende giustizia tanto alla città londinese, quanto alla nazionalità italiana. I compatrioti di Alessandro Forte sono infatti 200.643 nell’intero Regno Unito, con tanti cervelli scappati dal Belpaese, con il fine di costruirsi un futuro e, soprattutto, chiamati ad arricchire sempre di più una delle capitali finanziarie del mondo. Storie di italiani in cerca di fortuna e di successo: dai poveri e poverissimi che si concentrarono nell’Ottocento a Soho e a Clerkenwell per inventarsi la sopravvivenza, ai ricchi che si insediarono a Kensington; dai sognatori ai reazionari, dai rivoluzionari ai democratici. Operai, gelatai, sarti, artisti, imprenditori, intellettuali: un racconto che arriva sino ai nostri giorni, un piccolo tributo ad una città che, finalmente, rende giustizia a quello che un tempo si chiamava valore italico.

di Redazione 


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