Non ricorda il suo nome né dove si trovi, per fortuna dalla Polizia riconoscono la sua voce
Ieri gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Lucera hanno tratto in salvo un uomo colto da malore. Verso le 14.30 Alla sala operativa del Commissariato è arrivata una telefonata da parte di un uomo che ha riferito di essere riverso a terra in un prato, di non ricordare il proprio nome e di non essere in grado di dire dove si trovasse.
L’ALLERTA AI FAMILIARI. L’operatore ha riconosciuto la voce dell’uomo in quella che qualche giorno prima aveva contattato telefonicamente il Commissariato per denunciare un furto; pertanto gli Agenti della Volante si sono attivati per rintracciare i familiari dell’uomo che effettivamente lamentavano l’assenza del congiunto sin dalla mattina, cosa che li aveva messi in allarme.
IL SALVATAGGIO. In seguito è emerso che l’uomo, dell’età di 34 anni, a causa della perdita del lavoro era molto depresso e ultimamente aveva più volte manifestato la volontà di porre fine alla propria esistenza. Gli Agenti mantenendo il costante contatto telefonico con l’uomo hanno tentato di tranquillizzare il malcapitato che, in preda ad una crisi, piangendo, chiedeva aiuto perché non riusciva a muoversi.
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LA SIRENA. Vista la situazione di emergenza, gli Agenti hanno avviato le ricerche del malcapitato lungo la strada ferrata, attivando la sirena dell’autovettura di servizio al fine di poterla percepire nel corso del contatto telefonico con l’uomo e per farla percepire al medesimo. Giunti all’altezza del passaggio a livello della zona di San Giusto , l’uomo ha riferito di udire il suono della sirena. Le ricerche sono continuate in tutta la zona fino a quando il suono della sirena è stato recepito più forte dall’interlocutore, a quel punto gli Agenti hanno continuato a piedi fino a quando nei pressi del binario ferroviario vicino ad un sottopassaggio della S.S.17, hanno trovato l’uomo riverso a terra. Riscontrate le precarie condizioni di salute del soggetto gli Agenti hanno richiesto l’intervento del 118 che ha trasportato presso gli Ospedali Riuniti di Foggia.
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