Croce di lumini in terra, silenzio funebre, abiti neri: “è morta” la scuola pubblica
Molti i foggiani che hanno preso parte al flash mob di ieri
Lumini cimiteriali, facce scure, abiti neri. Un funerale insomma, come nelle intenzioni di Populus, l'associazione che ha lanciato, insieme con gli insegnanti di Foggia e provincia, questo interessante “flash mob funebre”.
CERCHIO UMANO E SILENZIO FUNEBRE. Ieri sera, davanti al Teatro U. Giordano di Foggia, molti hanno celebrato una veglia in memoria della scuola pubblica che, se dovesse passare la riforma renziana, secondo molti insegnanti – soprattutto precari – rischierebbe effettivamente di subire una vera e propria rivoluzione organizzativa a svantaggio di molti e in favore di pochi. Tante persone in piazza e non solo insegnanti, vestiti a lutto e con tanto di lumini cimiteriali, all'inizio della manifestazione disposti a mo' di croce sulla pavimentazione di piazza C. Battisti. La parte più emozionante è arrivata intorno alle 20.30, quando gli intervenuti hanno dato vita ad un cerchio umano, osservando diversi minuti di silenzio. Il prossimo 5 maggio, la mobilitazione sarà generale e porterà diverse centinaia di insegnanti nelle piazze italiane, soprattutto a Roma. Molti partiranno anche dalla Capitanata.
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