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L'Università di Bari e l'Ente Parco uniti nel segno della valorizzazione del Gargano

Ieri, a Bari, la firma del protocollo d'intesa

Quella tra il Parco nazionale del Gargano e l’Università di Bari è una collaborazione che va fruttuosamente avanti da tempo. Tanti i progetti che vedono l’Ente parco e l’istituto di alta formazione lavorare fianco a fianco, dividendo importanti risultati e successi (ultimo, ma solo in ordine di tempo, l’importante progetto della boa oceanografica posizionata a largo delle Tremiti). Ieri mattina, per sugellare questa sinergia d’intenti, il presidente Stefano Pecorella ed il rettore dell’ateneo barese, Corrado Petrocelli, hanno siglato un protocollo d’intesa che apre la strada a nuove e concrete chance di conservazione, valorizzazione e sviluppo del Gargano, dalla sua Area Protetta e della Riserva Marina delle Isole Tremiti.
L’ACCORDO. Con questo protocollo, le parti si impegnano a collaborare nelle attività di studio e di continuo monitoraggio degli habitat e delle specie presenti nel territorio di riferimento dell’Ente Parco e della relativa riserva marina delle Isole Tremiti, anche ai fini dell’individuazione di corrette e sempre migliori forme di tutela e gestione, nonché per eventuali azioni di ripopolamento e di restauro ambiental. Tutto ciò per favorire un'integrazione tra uomo ed ambiente naturale, salvaguardando i valori antropologici, archeologici, storici ed architettonici dei siti e le relative attività agro-silvo-pastorali e tradizionali. Prioritari gli interventi di formazione continua e d’eccellenza, anche per promuovere nelle amministrazioni pubbliche una nuova cultura di “governo con il territorio“ piuttosto che del territorio, finalizzata ad una individuazione condivisa nel sistema politico, economico, sociale e produttivo locale dei drivers dello sviluppo sostenibile.
PROGETTUALITA' CONDIVISE. “Il Gargano è una terra meravigliosa che ha bisogno di strumenti di governance appropriati che certamente la nostra Università, attraverso le sue numerose di facoltà, può fornire per dare risposte alle esigenze di chi vive e visita la Montagna del Sole. Con questa intesa – ha spiegato Petrocelli – andiamo a colmare un gap comunicativo ed organizzativo che troppo spesso contraddistingue il rapporto tra il sapere delle Università ed il territorio, soprattutto per quel che concerne l’interfaccia con le Istituzioni”. “Con le singole facoltà - puntualizza, invece, Pecorella - agiremo sulla gestione del territorio e sul suo sviluppo economico sostenibile e duraturo. Lo faremo con un approccio nuovo: con consapevolezza e con un valido supporto tecnico, al fine di realizzare interventi utili ed immediati. Basta con gli sprechi di studi di fattibilità inutili e pseudo ricerche che non hanno prodotto alcun risultato. Dobbiamo dare risposte celeri e concrete ai cittadini".

di Redazione 


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