Uno strumento finalizzato ad integrare l'immagine dell'Ateneo Dauno con la sua identità, i suoi valori e la sua mission.
Con un nuovo logo e il rispettivo manuale normativo dell'identità visiva, che verranno adottati a partire da novembre, l'Università di Foggia si rifà il look per rendersi più riconoscibile ai pubblici di riferimento, e lo fa esaltando la storia della sua terra e il forte legame di sempre tra quest'ultima e l'Ateneo stesso.
“La nuova identità visiva, attraverso l’intervento di rivisitazione del logo che nella nuova versione riporta la citazione latina dell’epigrafe federiciana per evocare le origini della nostra città, vuole sottolineare il legame storico e il dialogo costante dell’Ateneo con il territorio. Un progetto importante che nasce da una profonda riflessione della comunità accademica e che si colloca in un momento storico particolarmente delicato in cui il cambiamento e la capacità di rinnovarsi diventano la chiave per il consolidamento della nostra Università.”
Sono le parole del rettore dell'Università di Foggia, Giuliano Volpe, alla conferenza stampa di presentazione del nuovo marchio accademico, tenutasi ieri nell'Auditorium Bruno Di Fortunato di Palazzo Ateneo e alla quale sono intervenuti anche Paolo Grenzi dello studio grafico-editoriale Claudio Grenzi che ha realizzato il progetto (e che aveva già coniato il vecchio logo dell'Università nel 1999), il direttore generale Costantino Quartucci, Tommaso Campagna, responsabile dell'Area comunicazione e Rapporti istituzionali, e Maria Rosaria Lops, responsabile del Settore stampa e comunicazione di Ateneo e del progetto.
Il manuale normativo dell’identità visiva - che sarà pubblicato sul sito di Ateneo insieme ai materiali esecutivi in modo da facilitarne reperibilità ed utilizzo - introduce una serie di linee guida che definiscono gli elementi visivi essenziali (dal restyling del marchio per accrescerne la leggibilità, alla sua declinazione coordinata sui diversi prodotti di comunicazione; dalla corretta associazione del logo a marchi diversi nel caso di iniziative congiunte con altri enti/soggetti, alle indicazioni di base per l’uso dei colori istituzionali e la composizione dei testi), volti a rappresentare l’Università di Foggia attraverso la costruzione di una immagine coordinata.
Come ha sottolineato Paolo Grenzi durante l'incontro "l’intervento di restyling del logo ha giocato il ruolo di protagonista nell’ambito del progetto complessivo. Un intervento che, vorrei sottolineare, è assolutamente rispettoso del marchio così come realizzato dallo studio Grenzi, poco più di dieci anni fa, con l’intento di rappresentare la neonata istituzione e la sua vocazione al al servizio del territorio".
"La nuova immagine - ha evidenziato, inoltre, Tommaso Campagna - riflette sì una realtà profondamente mutata nel suo assetto di governance ma fortemente ancorata alla sua tradizione e al prestigioso passato dell’età federiciana. Una realtà che basa sempre più la propria forza sulle competenze interne e sulle efficaci relazioni con il capitale sociale del territorio qui rappresentato dallo Studio Grenzi. Il mio personale ringraziamento va quest’ultimo ma soprattutto alla dottoressa Lops che ha saputo condurre in porto un processo difficile e irto di ostacoli."
“Sono molto soddisfatta ed orgogliosa del raggiungimento di questo obiettivo che rappresenta il frutto di un impegnativo lavoro di squadra - ha replicato Maria Rosaria Lops -. Il sistema d’identità visiva dell’Università di Foggia si pone quale segnale di una maturità espressiva e simbolica raggiunta a conclusione di un percorso di ricerca e sperimentazione che si confrontato con uno scenario piuttosto complesso ed eterogeneo caratterizzato spesso da una discrasia delle diverse iniziative di comunicazione istituzionale, dalla mancanza di unitarietà e, soprattutto, di riconoscibilità dell’identità dell’Ateneo. Da qui l’esigenza di elaborare, in un momento di grandi cambiamenti a seguito dell’adozione di un nuovo statuto di Ateneo e, quindi, di un nuovo assetto di governance, un progetto di costruzione di una corporate identity forte.”
Uno strumento finalizzato ad integrare l'immagine dell'Ateneo dauno con la sua identità, i suoi valori e la sua mission.
Con un nuovo logo e il rispettivo manuale normativo dell'identità visiva, che verranno adottati a partire da novembre, l'Università di Foggia si rifà il look per rendersi più riconoscibile ai pubblici di riferimento, e lo fa esaltando la storia della sua terra e il forte legame di sempre tra quest'ultima e l'Ateneo stesso.
L'EPIGRAFE LATINA E LE NOSTRE ORIGINI. “La nuova identità visiva, attraverso l’intervento di rivisitazione del logo che nella nuova versione riporta la citazione latina dell’epigrafe federiciana per evocare le origini della nostra città, vuole sottolineare il legame storico e il dialogo costante dell’Ateneo con il territorio. Un progetto importante che nasce da una profonda riflessione della comunità accademica e che si colloca in un momento storico particolarmente delicato in cui il cambiamento e la capacità di rinnovarsi diventano la chiave per il consolidamento della nostra Università.”
Sono le parole del rettore dell'Università di Foggia, Giuliano Volpe, alla conferenza stampa di presentazione del nuovo marchio accademico, tenutasi ieri nell'Auditorium Bruno Di Fortunato di Palazzo Ateneo e alla quale sono intervenuti anche Paolo Grenzi dello studio grafico-editoriale Claudio Grenzi che ha realizzato il progetto (e che aveva già coniato il vecchio logo dell'Università nel 1999), il direttore generale Costantino Quartucci, Tommaso Campagna, responsabile dell'Area comunicazione e Rapporti istituzionali, e Maria Rosaria Lops, responsabile del Settore stampa e comunicazione di Ateneo e del progetto.
IL MANUALE NORMATIVO. Il manuale normativo dell’identità visiva - che sarà pubblicato sul sito di Ateneo insieme ai materiali esecutivi in modo da facilitarne reperibilità ed utilizzo - introduce una serie di linee guida che definiscono gli elementi visivi essenziali (dal restyling del marchio per accrescerne la leggibilità, alla sua declinazione coordinata sui diversi prodotti di comunicazione; dalla corretta associazione del logo a marchi diversi nel caso di iniziative congiunte con altri enti/soggetti, alle indicazioni di base per l’uso dei colori istituzionali e la composizione dei testi), volti a rappresentare l’Università di Foggia attraverso la costruzione di una immagine coordinata.
CONTINUITA' CON IL LOGO PRECEDENTE. Come ha sottolineato Paolo Grenzi durante l'incontro "l’intervento di restyling del logo ha giocato il ruolo di protagonista nell’ambito del progetto complessivo. Un intervento che, vorrei sottolineare, è assolutamente rispettoso del marchio così come realizzato dallo Studio Grenzi, poco più di dieci anni fa, con l’intento di rappresentare la neonata istituzione e la sua vocazione al servizio del territorio".
L'ANALISI E IL LAVORO DI SQUADRA. "La nuova immagine - ha evidenziato, inoltre, Tommaso Campagna - riflette sì una realtà profondamente mutata nel suo assetto di governance ma fortemente ancorata alla sua tradizione e al prestigioso passato dell’età federiciana. Una realtà che basa sempre più la propria forza sulle competenze interne e sulle efficaci relazioni con il capitale sociale del territorio qui rappresentato dallo Studio Grenzi. Il mio personale ringraziamento va a quest’ultimo ma soprattutto alla dottoressa Lops che ha saputo condurre in porto un processo difficile e irto di ostacoli."
“Sono molto soddisfatta ed orgogliosa del raggiungimento di questo obiettivo che rappresenta il frutto di un impegnativo lavoro di squadra - ha replicato Maria Rosaria Lops -. Il sistema d’identità visiva dell’Università di Foggia si pone quale segnale di una maturità espressiva e simbolica raggiunta a conclusione di un percorso di ricerca e sperimentazione che si è confrontato con uno scenario piuttosto complesso ed eterogeneo caratterizzato spesso da una discrasia delle diverse iniziative di comunicazione istituzionale, dalla mancanza di unitarietà e, soprattutto, di riconoscibilità dell’identità dell’Ateneo. Da qui l’esigenza di elaborare, in un momento di grandi cambiamenti a seguito dell’adozione di un nuovo statuto di Ateneo e, quindi, di un nuovo assetto di governance, un progetto di costruzione di una corporate identity forte.”