Mafia e Comune di Foggia: Repubblica denuncia, la consigliera Roberto querela
Il riferimento al presunto incontro con un “tal Francavilla”.
“La sottoscritta Erminia Roberto, consigliera comunale eletta nella lista Fratelli d'Italia, in data odierna ha letto notizie false riguardanti la sua persona e, significativamente, l'esistenza di relazioni tra la scrivente ed un tal Francavilla”.
“PRESUNTE PROMESSE”. Il riferimento è all’articolo di Repubblica pubblicato quest’oggi, lunedì 22 marzo, a firma Giuliano Foschini, nel quale si fa il punto dei documenti contenuti nell’atto d’accusa al vaglio della Commissione inviata dal Ministero dell’Interno, chiamata a decidere lo scioglimento o meno del Comune di Foggia a causa di infiltrazioni mafiose. L’attuale consigliera di maggioranza, Ermina Roberto, all’epoca dei fatti Assessore alle politiche sociali, non ha gradito gli accostamenti tra la sua persona e un esponente della famiglia Francavilla, tra i clan mafiosi al vertice della criminalità locale: “Dal detto articolo di stampa – si legge nel suo comunicato – si lascia intendere dell'esistenza di relazioni di natura elettorale di presunte promesse".
QUERELA. In sintesi, la Roberto annuncia di aver provveduto già a presentare una formale querela nei confronti di Repubblica, aggiungendo di voler fare altrettanto anche nei riguardi di altre testate che avrebbero “ripreso” la notizia. “All'uopo, rappresentando di aver già provveduto a sporgere formale denuncia querela in danno di altre testate riportanti, in modo menzognero, quanto innanzi – scrive in merito l’ex assessora – avverto che laddove la Vs Spett.le Testata non porti le opportune rettifiche e precisazioni, tutelerò la mia immagine e la mia onorabilità nelle sedi più opportune”.
L’INCONTRO CON UN FRANCAVILLA. In realtà, l’articolo di Repubblica non aggiunge nulla di nuovo alla già compromessa situazione comunale. Le “commistioni”, per così dire, tra criminalità e politica, fanno tutte riferimento a inchieste, episodi, arresti e indagini di pubblico dominio, evidentemente al centro della documentazione utilizzata come atto di accusa – e da qui, finito nelle mani della stampa. L’episodio in questione, nello specifico, è descritto da Repubblica come un incontro tra la Erminio “e un Francavilla nel corso di un consiglio comunale”. Qui, si legge ancora nel noto quotidiano, “l’uomo le chiedeva conto di alcune mancate promesse”.
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