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“Mai più ghetti, che fine hanno fatto i 200 milioni del PNRR?”, l'appello di sindacati e associazioni

Diversi soggetti, tra cui organizzazioni sindacali e associazioni del terzo settore, hanno sentito l'urgenza di vedersi per porre una semplice domanda: “Che fine hanno fatto i 200 milioni del PNRR destinati al superamento dei ghetti?”.

I FINANZIAMENTI.Nonostante ci siano state svariate occasioni di confronto istituzionale, avvenute anche recentemente in Prefettura, ad oggi - si legge nell'appello - nessuno ha contezza di che fine abbiano fatto i 114 milioni destinati alla Puglia e in gran parte alla provincia di Foggia. Non serve raccontare fra di noi quali siano le situazioni di degrado umano e sociale che attanagliano la nostra provincia, a partire dal ghetto di Borgo Mezzanone, passando per il ghetto di Torretta Antonacci fino alle situazioni presenti a Cerignola e a San Marco in Lamis. Ci teniamo a rimarcare che ciò rappresenta un’occasione perduta non solo per le migliaia di migranti presenti sul territorio, ma per tutte le cittadine e i cittadini di questa provincia: in termini di mancate politiche di inclusione e investimenti su trasporti, servizi sociali, formazione e sanità. Ciò avrebbe determinato dunque una nuova buona occupazione e migliorato la qualità di vita di tutti”.

FONDI SCADUTI.Ad oggi le risorse sono scadute, in quanto i progetti dovevano essere conclusi entro il 30 marzo 2025 e tuttora, nonostante fantomatiche promesse di proroghe, non abbiamo alcun riscontro. Alla luce di quanto sta avvenendo, non abbiamo intenzione di tacere e non ci gireremo dall’altra parte mentre lo Stato sta vanificando una grande opportunità di riscatto che questo territorio poteva avere dopo tanti anni di sofferenze e di mancati investimenti. Chiamiamo tutti alle proprie responsabilità e chiediamo che si faccia tutto il possibile per evitare quanto stiamo denunciando. La nostra comunità pretende che lo Stato e le Istituzioni Pubbliche competenti si impegnino una volta per tutte per superare la piaga dei ghetti, alla quale, come ben sappiamo, sono anche collegati i fenomeni di sfruttamento e caporalato e implicazioni di criminalità organizzata. Questa battaglia - concludono associazioni e sindacati - di civiltà ha bisogno di tutte e tutti, pertanto chiediamo a tutti i soggetti, individuali e collettivi, che condividono con noi questa urgenza democratica e sociale, di sottoscrivere il presente appello”.

GLI. All'appello hanno aderito: CGIL Foggia, CISL Foggia, UIL Foggia, Flai Cgil Foggia, Fai Cisl Foggia, Uila Uil Foggia, ACLI Provinciali di Foggia, ARCI Comitato Provinciale Foggia,  Fondazione Siniscalco Ceci - Emmaus, ANOLF Foggia, Cooperativa sociale Arcobaleno, Casa Sankara, Solidaunia, Scuola Fatoma, Sportello Immigrazione “Stefano Fumarolo”, Caritas Diocesana di San Severo, Caritas Diocesana di Foggia. Per adesioni si può chiamare o mandare messaggi whatsapp al numero 377-3742779.

di Redazione 


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