Mainiero insiste: "Comune in mano a Di Donna e Landella. Giunta da azzerare"
L'assessore Moffa: "Rammaricata". Duro attacco a Sergio Cangelli
“Quelle del dirigente Ruffo, avallate dal sindaco, sono solo bugie. Non ci pieghiamo al fatto che il Comune di Foggia sia diventato una dependance della famiglia Di Donna-Landella. È solo questo il motivo per cui i progetti presentati dall'assessore Moffa, prima gli Antichi Mestieri, ora il progetto comunitario sul tema del contrasto alla violenza sulle donne, finiscono per essere bloccati”.
“PRETESTI FANTASIOSI”. Giuseppe Mainiero è un fiume in piena. L'ultimo smacco, quello che ha fatto versare la classica goccia che fa traboccare il vaso, è il ritiro della firma del dirigente comunale Ruffo e la conseguente mancata approvazione in Giunta del progetto comunitario “La voce del silenzio” a cui nell'ultimo mese aveva lavorato l'assessore Moffa. “Un blocco basato su pretesti fantasiosi e con dichiarazioni che rasentano il ridicolo - incalza Mainiero. Il dirigente Ruffo dice di aver firmato la proposta di delibera senza aver visto il progetto 'sulla fiducia'? E' una cosa gravissima. Dopo una dichiarazione del genere, il sindaco avrebbe immediatamente dovuto avviare un'azione disciplinare nei suoi confronti invece di farci un comunicato stampa”.
“USO DEL COMUNE PERSONALISTICO”. Ma la critica politica va ben oltre: “L'attività istituzionale è sacrificata dall'ambizione politica di qualcuno – continua Mainiero. Non c'è un solo atto di discontinuità rispetto al passato se non quello di un recupero di spese per illuminazione e strade. L'assessore Moffa ha l'ardire di voler fare l'assessore con l'autonomia concessa dalla delega ma evidentemente qualcuno pensa che una dipendente comunale, la moglie del sindaco Daniela Di Donna, debba fare da filtro rivestendo un ruolo amministrativo”.
L'ATTACCO A CANGELLI. Nella serie di denunce del consigliere comunale, a finire nell'occhio del ciclone è l'assessore ai Contratti, Sergio Cangelli: “Non è ha 'azzeccata' una. L'ultima è la sospensione della gara per la vigilanza, a causa di un ricorso. Uno stop che segue la grana dell'appalto per l'Orbitale, un bando da 30milioni di euro su cui si stanno susseguendo problemi su problemi. Ho fatto un'interpellanza urgente poi – svela Mainiero – per chiarire le questioni inerenti la costruzione del centro commerciale sull'area ex-Sfir. A me risulta ci sia una relazione di 15 pagine in cui sono elencate una serie di irregolarità e che sia pervenuta una richiesta autorevole di revoca in autotutela del permesso di costruire a cui non è stata data alcuna risposta".
L'ASSESSORE MOFFA: “RAMMARICATA”. Al suo fianco siede l'assessore Moffa che, carte alla mano, prova a smontare la tesi della mancata comunicazione sul progetto: una mail del 28 aprile inviata al dirigente e il costante scambio di informazioni, sempre via mail, con l'ufficio di Gabinetto del sindaco: “Sono rammaricata – spiega la Moffa – si era costruito un partenariato importante di circa venti soggetti tra cui le Università di Foggia, Barcellona, Sofia e Vilnius. Per la prima volta, inoltre, il Comune sarebbe stato capofila in un progetto a diretta gestione comunitaria”.
MAGGIORANZA TRABALLANTE. La rottura, insomma, è servita. La soluzione? Per Mainiero: “il totale azzeramento dell'esecutivo e la formazione di una nuova squadra di assessori espressione dei partiti. Non pensi il sindaco a proporre aggiustamenti personalistici. Proporrò nei prossimi giorni una riunione tra i segretari dei vari partiti che hanno consentito l'elezione di Landella”. Dopo l'annuncio dei consiglieri fittiani, insomma, un'altra grana per il primo cittadino.
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