Mainiero e Farina attaccano Landella: "Il tema della legalità non è sentito da questa amministrazione". Ma gli danno un'altra chance...
“Non vogliamo uscire dalla maggioranza, ma…”. Ha il sapore del (pen)ultimatum la lettera aperta che Mimmo Farina e Giuseppe Mainiero (Fratelli d’Italia – AN) hanno inviato al sindaco di Foggia, Franco Landella, irrompendo pubblicamente sulle consultazioni per la nuova giunta comunale.
LA ROTTURA. Una telenovela infinita – evidente il rapporto conflittuale tra il sindaco e Mainiero, traslato nella rottura Landella–Moffa – che vive ora un nuovo capitolo: i vertici di FdI, infatti, annunciano di non voler abbandonare la maggioranza, “ma, al contrario, intendiamo renderla più forte, più coesa e più rispettosa dei patti stipulati e presentati agli elettori”. Tra questi patti, c’è un punto in particolare, ovvero l'adesione alla Stazione Unica Appaltante, costituita presso la provincia di Foggia, “che avrebbe costituito una vera e propria inversione di tendenza rispetto a quanto avveniva usualmente e da decenni presso il comune. Successivamente – spiegano Mainiero e Farina -, nonostante le continue richieste, l'adesione alla S.U.A. non è mai stata neppure inserita fra gli argomenti portati all'attenzione del consiglio”.
L’IMBARAZZO. Ma non è l’unica situazione su cui i due hanno da ridire, con parole forti. “Un'altra serie di vicende – evidenziano - ha dimostrato che il tema della legalità non è propriamente sentito da questa amministrazione e ciò difformemente dagli accordi iniziali di coalizione e dalle richieste del gruppo di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale. Intendiamo, per esempio, riferirci alla nota questione degli ambulanti abusivi, dell'ipotizzata transazione con Ra.Co. s.r.l., della questione dell'orbitale, appalto oggi bloccato, della questione AIPA e della mancata revoca della concessione da tempo richiesta dal gruppo di FDI-AN. È evidente – ribadiscono - che tali fatti, oltre a snaturare il rapporto esistente con il nostro gruppo e a contraddire platealmente il programma iniziale di coalizione, rendono difficile ed imbarazzante la nostra permanenza in una maggioranza che si discosta sensibilmente dal nostro modo di essere, di pensare e di agire in materia di legalità”.
UN SEGNALE FORTE. Dopo tutte queste accuse, però, Farina e Mainiero (sul tema della legalità è ormai celebre il suo sfogo contro l’ex prefetto) danno un’altra chance al sindaco. “Occorre un segnale forte della maggioranza, un segnale idoneo a dimostrare un immediato cambio di rotta.
Abbiamo pensato, al riguardo, che l'amministrazione potrebbe deliberare l'adesione immediata alla Stazione Unica Appellante. Ciò ci consentirebbe di proseguire l'alleanza amministrativa, rimanendo nella coalizione; viceversa non potremo far altro che abbandonare la maggioranza e ritirare il nostro assessore. Alla luce di quanto sopra – concludono - Le chiediamo formalmente di convocare ad horas il consiglio comunale per discutere e deliberare l'adesione del Comune di Foggia alla Stazione Unica Appaltante”.
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