'Mala movida', in via Dante il paradosso dell'ordinanza: "Noi costretti all'interno e di fronte bevono assembrati"
Dopo le rimostranze delle associazioni di categoria, che chiedono un incontro alla sindaca di Foggia, continua a far discutere l'ordinanza contro la "mala movida", entrata in vigore poco più di un mese fa. Ieri, sabato 12 aprile, agenti della Polizia Locale hanno "vigilato", soprattutto in via Dante.
LE PROTESTE. All'una, gli agenti hanno poi provveduto a invitare i commercianti a
interrompere la somministrazione all'esterno dei locali per proseguire
la serata solo dentro le attività. Una situazione che, con le temperature miti, ha provocato numerose proteste, sia da parte dei titolari che dei clienti. In particolare, è apparsa paradossale - e manifestata con veemenza da alcuni commercianti della zona - la situazione della stessa via Dante, con all'esterno dei locali una limitata concentrazione di persone a cui faceva da contrasto l'assembramento in vicolo Zezza. "Se il motivo dell'ordinanza è quello di evitare che ci siano tante persone in giro per evitare schiamazzi e pericoli all'incolumita' pubblica - è stata la rivendicazione di alcuni titolari agli agenti -, è assurdo punire i commercianti ma nel frattempo permettere che le persone possano restare a bere a pochi metri dai locali, senza alcun controllo. Siamo tornati ai tempi del Covid, anzi peggio...".
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