Maltrattamenti sugli animali, Manfredonia reagisce: “Non tolleriamo crudeltà, ogni segnalazione può fare la differenza”
La Città di Manfredonia esprime la sua più profonda indignazione e condanna per i recenti episodi di maltrattamento e violenza perpetrati contro cani e gatti. Questi atti di crudeltà rappresentano un grave attacco ai valori fondamentali della nostra comunità, fondata sul rispetto, sull’empatia e sulla convivenza civile.
Tra gli episodi più inquietanti registrati negli ultimi giorni si segnalano l’uccisione di una cucciolata, di una docile cagnolona e l’annegamento di un gatto nel fiumetto di Siponto, legato con una corda ad una pietra. Solo grazie all’intervento tempestivo di un passante è stato evitato un ulteriore episodio identico: le sue urla hanno fermato un gruppo di adolescenti, individuati come presunti responsabili di un nuovo tentativo di annegamento.
IL RISPETTO. Questi eventi rappresentano una ferita profonda per la città e richiedono una risposta decisa. Non si tratta solo di proteggere creature indifese, ma di riaffermare i principi etici che devono guidare ogni comunità civile.
"È inaccettabile assistere a simili atti di crudeltà. Ogni forma di vita merita rispetto e considerazione - ha dichiarato Maria Teresa Valente, Assessora con delega alla tutela e al benessere degli animali -. Manfredonia deve essere un luogo che promuove i valori del rispetto e della convivenza, anche nei confronti degli animali".
L'APPELLO. L’Amministrazione comunale rinnova il proprio impegno a tutela degli animali, potenziando iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, in collaborazione con scuole, associazioni e istituzioni locali. Educare le nuove generazioni al rispetto per ogni essere vivente è una priorità che non può essere rimandata.
"Se sei testimone di maltrattamenti o violenze sugli animali, ti invitiamo a denunciare immediatamente alle autorità competenti. Ogni segnalazione può fare la differenza, contribuendo a fermare questa spirale di crudeltà e a garantire giustizia per le vittime", ha sottolineato l’Assessora Valente.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.