“In assenza di notizie dirette si tratterebbe di un’indagine generata da una verifica avviata dall’Amministrazione Comunale ed i cui esiti sono stati comunicati alla Procura della Repubblica”.
L'ANNUNCIO DEL SINDACO. Questo l'oggetto del comunicato diramato dal reinsediato sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, in merito ad una questione che riguarderebbe alcuni dipendenti comunali del comune garganico. A dire del Primo Cittadino – tornato in sede dopo la revoca dell'obbligo di dimora a seguito dell'inchiesta pescarese degli esami truccati LEGGI – alcuni stipendiati dai contribuenti manfredoniani si sarebbero “appropriati dei diritti di segreteria, ai danni dell'Ente”.
DIRITTI DI SEGRETERIA, OVVERO SOLDI ILLECITI. Irregolarità, insomma, a dire dei vertici dell'amministrazione di Manfredonia, in seno alla tecnostruttura comunale, tale da lasciar pensare ad un'imminente inchiesta da parte della magistratura nei confronti di alcuni dipendenti del Comune. Pur senza esporsi più del dovuto, Angelo Riccardi insinua con l'espressione “diritti di segreteria” la più che probabile appropriazione, del tutto illegale, di alcune somme di danaro pubblico.
TUTTO PARTITO DA UN CONTROLLO INTERNO. Ad avviare l'indagine stessa, fa sapere Riccardi, sarebbe stata proprio l’Amministrazione Comunale, la quale avrebbe poi allertato la Procura della Repubblica “per i necessari approfondimenti di tipo penale. Il rispetto, da un lato, dei principi di garanzia – si legge ancora nella nota ufficiale del Sindaco – e la fiducia, dall’altro, nell’operato dell’autorità giudiziaria, mi inducono ad attendere l’esito dell’indagine in corso per una migliore tutela delle ragioni dell’Ente da me rappresentato”.
“In assenza di notizie dirette si tratterebbe di un’indagine generata da una verifica avviata dall’Amministrazione Comunale ed i cui esiti sono stati comunicati alla Procura della Repubblica”.Questo l'oggetto del comunicato diramato dal reinsediato sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, in merito ad una questione che riguarderebbe alcuni dipendenti comunali del comune garganico. Neanche il tempo di fare il punto della situazione che è scattata l'operazione della Guardia di Finanza del comando di Foggia: in tre sono finiti agli arresti domiciliari con l'accusa di non aver versato nelle casse comunali i diritti di segreteria, nello specifico quelli riguardanti le carte d’identità.