Due persone di Molfetta sono state salvate, la scorsa domenica, da un carabinieri effettivo alla Motovedetta di Manfredonia libero dal servizio. I due si trovavano alla deriva a 2 miglia circa dalla costa e non riuscivano a mettersi al sicuro per via delle avverse condizioni meteo.
Il fatto è accaduto la scorsa domenica. Il militare dell’Arma era da poco rientrato alla sezione manfredoniana della Lega Navale da un’uscita in barca con amici quando ha appreso di un natante a vela alla deriva a circa 2 miglia dall’area portuale. Il militare ha chiesto la collaborazione di un uomo della locale Lega Navale che si è reso disponibile per i soccorsi. I due sono salpati a bordo di un gommone e, pur imbarcando acqua, non si sono dati per vinti ed hanno raggiunto la barca alla deriva. Sul posto vi era già una motovedetta della Capitaneria di Porto di Manfredonia che, vista la difficoltà di manovra e considerate le condizioni del mare (con le onde che superavano i tre metri di altezza e il vento che spirava alla velocità di 60 nodi) e non potendosi avvicinarsi al natante - una “First 31.7 Benetteau” di metri 9,50 - invitava i due occupanti a dare fonda all’ancora e abbandonare l’unità. Anche il carabiniere, appena giunto, ribadiva ai malcapitati le istruzioni impartite dal personale della Capitaneria, ma i due - in preda al panico - restavano letteralmente immobili.
Il salvataggio. A quel punto il carabiniere, non intravedendo altra via di uscita, si è avvicinato con il gommone all’imbarcazione alla deriva e, dopo alcuni tentativi, è riuscito a salire a bordo. Effettuata una ricognizione sul natante si è accorto che sia la vela di prora che i comandi della stessa erano completamente in acqua. L’imbarcazione era inclinata di circa 50 gradi, ormai al limite della galleggiabilità. Il carabiniere ha assunto il comando dell’unità, e con grande difficoltà dirigeva la prora in direzione Barletta; così facendo, rigovernava parzialmente la barca mettendola in sicurezza, diminuendone lo sbandamento ed evitando di imbarcare ancora acqua. Ha poi indossato la cintura di sicurezza (bazzico), e si è arrampicato sullo strallo di prora riuscendo a liberare la vela impigliata e strappata ed ammainarla in modo da riprendere il governo della barca. Dopo queste ultime operazioni, mentre l’imbarcazione era ormai giunta a circa sei miglia dal porto di Manfredonia, ha invertito la rotta giungendo, alle ore 20:00, al pontile della Lega Navale.