Tentato omicidio a Manfredonia, è un 28enne l'autore della sparatoria del 7 gennaio
Lui nega, ma le indagini dei carabinieri lo incastrano. Fuori pericolo la vittima: "Non ricordo nulla". Movente ancora ignoto
I militari lo hanno accolto a casa della madre, dove è rientrato proprio mentre effettuavano una perquisizione domiciliare in attesa di rintracciarlo dopo che l'uomo aveva fatto perdere le sue tracce.
ANCORA IGNOTO IL MOVENTE. Maurizio Ciociola, ventottenne di Manfredonia con precedenti, è l'indiziato numero uno del tentato omicidio di Flaviano Fariello, suo giovane concittadino classe '92 (LEGGI). Il motivo della sparatoria del 7 gennaio in via di Vagno (a due passi dal centro cittadino) che ha colpito Fariello è da individuarsi in una lite la cui motivazione, però, al momento resta ignota e ancora al vaglio degli inquirenti: la vittima, riuscita a fuggire con la sua auto e soccorsa al Pronto soccorso di Manfredonia, in stato di shock, non ha saputo fornire ai carabinieri alcun dettaglio sulla ricostruzione del crimine, l'accusato nega di esserne l'autore. Fariello, ora ricoverato all'ospedale di San Giovanni Rotondo, ha riportato due ferite di arma da fuoco alle gambe e un ferita da corpo contundente alla testa, ma è fuori pericolo di vita.
LE INDAGINI. Continuano dunque le indagini dei carabinieri che, al momento, non escludono nessuna ipotesi, nemmeno la pista della criminalità organizzata, in una zona di Manfredonia presa di mira dallo spaccio. Sono arrivati a Maurizio Ciociola (dopo non essere riusciti a coglierlo in flagranza di reato per un pelo) grazie ad una raccolta di testimonianze e alla visione delle immagini di video-sorveglianza dell'area. Da ulteriori dispositivi video cercheranno di accertare la dinamica e la presenza di eventuali complici nel reato. E non sono stati ritrovati ancora né l'arma del delitto, di cui probabilmente Ciociola si è disfatto subito dopo aver provato ad uccidere Fariello, né i bossoli dei proiettili esplosi, cosa che fa ipotizzare l'utilizzo di una pistola ad aria compressa oppure che qualcuno sia passato a ripulire il luogo della sparatoria prima dell'arrivo dei militari.
L'ARRESTO. Visti i riscontri delle prime indagini e il concreto pericolo di fuga, Ciociola è stato arrestato e condotto in carcere in qualità di indiziato di delitto, su misura cautelare disposta dal Tribunale di Foggia.
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