Il mare non si tocca. Le Isole Tremiti non si toccano. L’Adriatico non si tocca. I manifestanti del “No Triv Day” di Manfredonia non lasciano spazio a trattativa alcuna quando si tratta del mare. Al momento del raduno, alle 15.30 di ieri, i “portatori sani di energia pulita” erano scarsi 5mila, ma una volta “organizzato” il corteo, l’esercito verde ha arruolato nuovi partigiani. Il serpentone si è arricchito di studenti, associazioni, comuni cittadini. Tutti insieme per di “No!” alla ricerca di idrocarburi nel nostro specchio d’acqua. Sono diventati 7mila, o almeno tanti sembrano, mentre sfilano per le strade di Manfredonia.
Un corteo pacifico e colorato che ha attraversato tutta la città fino al mare, dove lo stesso è “andato a morire” bissando il suggestivo e significativo flash mob di Termoli: lo spiaggiamento di massa. Percorrendo a ritroso il corteo si incontrano i sindaci o i rappresentanti di numerosissimi comuni della Puglia, del Molise e dell’Abruzzo che, in questa battaglia, sono stretti nella stessa trincea. C’è il sindaco di Bari, Michele Emiliano e il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli. Ci sono onorevoli e parlamentari della Capitanata e, purtroppo, anche numerosi simboli politici, di destra e di sinistra. Una ostentazione che tradisce le volontà della manifestazione, assolutamente estranea a schieramenti di sorta: qualcuno “ritira” le proprie bandiere, qualcun altro le porta in trionfo fino alla fine. Fino al concerto di chiusura in Piazza del Popolo, con
Vladimir Luxuria (testimonial della manifestazione) e Francesco Baccini accanto a numerosi gruppi musicali della provincia di Foggia. Mancano i rappresentanti del mondo della pesca, ed è l'onorevole Michele Bordo a portare ai
microfoni di Foggia Città Aperta le
ragioni di quel settore. “Siamo qui a manifestare, per l’ennesima volta, la contrarietà di questo territorio alle trivellazioni in Adriatico, che è un mare chiuso e
fragile”, ha spiegato Franco Salcuni di Legambiente. “E’ censurabile la volontà di questo governo di andare avanti con una politica energetica fondata sulle trivelle. Noi siamo convinti che l’unica via da seguire è il rinnovabile: bisogna promuoverlo a tutti i livelli e archiviare, il più presto possibile, una politica energetica nazionale fondata sulle energie fossili. Per noi è intollerabile che a quattro passi, in mare aperto, vicino alle Isole Tremiti si voglia trivellare”.
In circa due ore, il corteo raggiunge il mare. No Triv Day: a Manfredonia il popolo del mare si è espresso.