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Manfredonia: inaugurati i nuovi comparti dell'ospedale civile

Riccardi: "Il paziente al centro dell'azione sanitaria"

Un nuovo comparto operatorio e un consultorio, entrambi implementati nell’ospedale San Camillo de Lellis di Manfredonia. 
Sono queste le nuove strutture del nosocomio sipontino inaugurate poche ore fa alla presenza del governatore della Puglia, Nichi Vendola, dell’assessore  regionale alle Politiche della salute,  Ettore Attolini, dei vertici generali della Asl locale con il direttore generale, Attilio Manfrini, e il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi.
 
IL COMPARTO OPERATORIO. Il nuovo comparto operatorio si sviluppa su circa 700 metri quadrati ed è composto da tre sale operatorie, con strumentazioni adeguate ai servizi che andranno a fornire, ed è integrato dal valido supporto costituito dalla centrale di sterilizzazione. 
“Lo scopo dichiarato - ha affermato Angelo Riccardi - è quello di poter ottenere un servizio che sia in grado di rispondere, in modo efficace ed efficiente, alle esigenze di sterilizzazione dei dispositivi medici, nel rispetto delle normative vigenti”. 
Come previsto dalla legge in materia, infatti, il servizio di sterilizzazione deve prevedere spazi articolati in zone nettamente separate di cui una destinata al ricevimento, al lavaggio e al confezionamento dei materiali, l'altra alla sterilizzazione e l'ultima al deposito e alla distribuzione dei materiali sterilizzati. Un percorso che deve necessariamente essere progressivo, dalla zona sporca a quella pulita. 
“In questa nuova centrale di sterilizzazione - aggiunge Riccardi - rivestono particolare attenzione tanto i flussi del materiale che i percorsi del personale, oltre che tutti gli elementi necessari per garantire un elevato grado di comfort per gli operatori ed i pazienti”.  
 
IL CONSULTORIO. Nel presidio ospedaliero sipontino il consultorio occupa, invece, 500 metri quadrati, seppur di pertinenza distrettuale, e sarà destinato a svolgere una serie di attività come la mediazione familiare per  situazioni di conflittualità genitoriale, l'attività di prevenzione del disagio giovanile, la prevenzione dei fenomeni  di maltrattamento e abuso sessuale a danno dei minori, corsi di accompagnamento alla nascita, il controllo di allattamento al seno, effettuazione di pap test, ecografie ostetriche-ginecologiche. 
“Un'integrazione, questa, tra Ospedale e consultorio - ha detto Manfrini - che rappresenta un passo in avanti nell’ambito di un  percorso finalizzato all’integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali”.
 
"IL PAZIENTE, CENTRO DELL'AZIONE SANITARIA". “E' innegabile quanto sia diffusa tra noi tutti la percezione delle inadeguatezze, dei ritardi e del diritto alla salute che talvolta viene negato nel nome del risparmio. La migliore ricetta per venirne fuori è di mettere al centro dell’azione sanitaria pubblica il paziente, il cui soddisfacimento delle esigenze si ottiene ottimizzando i livelli tecnico-professionale, cioè cosa fare e con quali conoscenze, e gestionale, quindi come fare con la modesta quantità di risorse a disposizione e senza sprechi”. 
Un nuovo comparto operatorio e un consultorio, entrambi implementati nell’ospedale San Camillo de Lellis di Manfredonia. Sono queste le nuove strutture del nosocomio sipontino inaugurate poche ore fa alla presenza del governatore della Puglia, Nichi Vendola, dell’assessore  regionale alle Politiche della salute,  Ettore Attolini, dei vertici generali della Asl locale con il direttore generale, Attilio Manfrini, e il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi.
IL COMPARTO OPERATORIO. Il nuovo comparto operatorio si sviluppa su circa 700 metri quadrati ed è composto da tre sale operatorie, con strumentazioni adeguate ai servizi che andranno a fornire, ed è integrato dal valido supporto costituito dalla centrale di sterilizzazione. 
“Lo scopo dichiarato - ha affermato Angelo Riccardi - è quello di poter ottenere un servizio che sia in grado di rispondere, in modo efficace ed efficiente, alle esigenze di sterilizzazione dei dispositivi medici, nel rispetto delle normative vigenti”. 
Come previsto dalla legge in materia, infatti, il servizio di sterilizzazione deve prevedere spazi articolati in zone nettamente separate di cui una destinata al ricevimento, al lavaggio e al confezionamento dei materiali, l'altra alla sterilizzazione e l'ultima al deposito e alla distribuzione dei materiali sterilizzati. Un percorso che deve necessariamente essere progressivo, dalla zona sporca a quella pulita. 
“In questa nuova centrale di sterilizzazione - ha aggiunto Riccardi - rivestono particolare attenzione tanto i flussi del materiale che i percorsi del personale, oltre che tutti gli elementi necessari per garantire un elevato grado di comfort per gli operatori ed i pazienti”.  
IL CONSULTORIO. Nel presidio ospedaliero sipontino il consultorio occupa, invece, 500 metri quadrati, seppur di pertinenza distrettuale, e sarà destinato a svolgere una serie di attività come la mediazione familiare per  situazioni di conflittualità genitoriale, l'attività di prevenzione del disagio giovanile, la prevenzione dei fenomeni di maltrattamento e abuso sessuale a danno dei minori, corsi di accompagnamento alla nascita, il controllo di allattamento al seno, effettuazione di pap test, ecografie ostetriche-ginecologiche. 
“Un'integrazione, questa, tra Ospedale e consultorio - ha detto Manfrini - che rappresenta un passo in avanti nell’ambito di un  percorso finalizzato all’integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali”.
"IL PAZIENTE, CENTRO DELL'AZIONE SANITARIA". “E' innegabile - ha concluso Riccardi - quanto sia diffusa tra noi tutti la percezione delle inadeguatezze, dei ritardi e del diritto alla salute che talvolta viene negato nel nome del risparmio. La migliore ricetta per venirne fuori è di mettere al centro dell’azione sanitaria pubblica il paziente, il cui soddisfacimento delle esigenze si ottiene ottimizzando i livelli tecnico-professionale, cioè cosa fare e con quali conoscenze, e gestionale, quindi come fare con la modesta quantità di risorse a disposizione e senza sprechi”.

di Redazione 


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