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Manfredonia, maltrattamenti in famiglia nella giornata contro la violenza sulle donne. Armato di pistola: "Combino un casino"

La vittima ha denunciato dopo 10 anni. L'uomo, 47enne, è stato arrestato dai carabinieri

Un'altra brutta storia di maltrattamenti in famiglia proprio nella giornata nazionale contro la violenza sulle donne: la vittima in questione ha trovato il coraggio di denunciare dopo oltre dieci anni di vessazioni subite da parte del suo uomo. E così, i carabinieri di Manfredonia hanno arrestato il 47enne Salvatore Cirillo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per altra causa, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dalla Procura di Foggia per i reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e continuati.

ANNI DI MALTRATTAMENTI. Le complesse ed articolate attività d’indagine espletate dai carabinieri di Manfredonia, infatti, hanno consentito di delineare compiutamente le azioni criminose messe in atto dall’uomo. Cirillo, nello specifico, ha maltrattato la moglie e i tre figli minori per anni fino a quando nel luglio 2014 la donna non ha deciso di separarsi e portare con sé i bambini. Tale allontanamento, tuttavia, non è stato sufficiente ad arginare il comportamento violento dell'uomo che, in più occasioni, non ha esitato ad aggredirla sia verbalmente che fisicamente.

ARMATO DI PISTOLA: "COMBINO UN CASINO". La donna ha continuato a subire in silenzio questi soprusi fino al 17 settembre 2015, quando ha trovato il coraggio di denunciare l’accaduto ai carabinieri di Manfredonia. In quella circostanza l’uomo, presentatosi ancora una volta presso la sua abitazione, ha riferito al figlio che se la madre avesse visto altri uomini avrebbe “combinato un casino”, mostrando al contempo una pistola che occultava sotto la maglia. Pistola che non è stata ritrovata dai carabinieri perché già sequestrata dalla Polizia di Stato: nel medesimo giorno, infatti, Cirillo, dopo aver minacciato il figlio e la moglie, era andato sul posto di lavoro dove, armato, aveva anche tentato un'estorsione nei confronti del suo datore, e così era stato arrestato in flagranza di reato e sottoposto agli arresti domiciliari.

CONDOTTO IN CARCERE. Dopo l'accusa di violenza e maltrattamenti in famiglia Cirillo è stato condotto nel carcere di Foggia.

di Redazione 


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