“Non sulle nostre teste”, la manifestazione contro le esercitazioni aeree di USA e Israele ad Amendola
Martedì 15 giugno alle ore 18 alcuni partiti, gruppi e associazioni organizzeranno un presidio a Piazza Italia per esprimere la loro contrarietà all'esercitazione militare Falcon Strike che si svolge nella base militare di Amendola e che vede impegnata l’aviazione militare italiana assieme a quella degli Stati Uniti d’America, del Regno Unito e dell’Iaf, facente parte dell'Israel Defence Forces.
CONTRO L'IRAN. L'esercitazione si svolge sul golfo di Taranto a est e il mar Tirreno e nel canale di Sardegna a ovest impiegando sei F-35 e una portaerei britannica, che, secondo un ufficiale dell’aeronautica israeliana “la finalità è quella di preparare i piloti israeliani all’uso dei cacciabombardieri contro le forze iraniane”.
LE REALTA' ADERENTI. L'iniziativa è organizzata da Link Foggia, Unione degli Studenti Foggia, Cgil Foggia, Arci Foggia, ANPI Foggia, Ottavia Foggia, Sfoggia, l'Ambasciata di Pace Palazzo Dogana Foggia e Libera Foggia. Hanno dato adesione il PD Foggia, i Giovani Democratici Foggia il M5S Foggia, Articolo Uno - MDP Foggia, Sinistra Italiana Capitanata, la Federazione dei Verdi Provincia di Foggia, Rifondazione Comunista provincia di Foggia, Circolo Gaia Legambiente.
L'APPELLO. "Da tempo abbiamo espresso - scrivono gli organizzatori - una forte opposizione all'uso di questi aerei per le esercitazioni e alla loro stessa presenza sul territorio. Abbiamo espresso un fermo “no” non solo all’uso per l'esercitazione di questi aerei ma alla loro stessa presenza sul territorio, che contrasta l’art. 11 della Costituzione italiana, in cui si ripudia la guerra. La presenza di aerei israeliani rende la situazione ancora più delicata, anche alla luce degli avvenimenti delle ultime settimane e dei pesanti bombardamenti perpetrati sulla comunità palestinese che hanno prodotto centinaia di vittime tra cui molti bambini”, dichiarano le realtà aderenti alla manifestazione. Il territorio foggiano - conclude l'appello - non vuole essere complice in questa operazione militare. A tal fine, invitiamo tutti ad aderire, al fine di dare un forte segnale di partecipazione e attivazione”.
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