Spuntano manifesti funebri per il testimone Mario Nero, l’agenzia Diana: “Perché mai non farlo?”
Gli autori del gesto: “Foggia non è (ancora) Corleone”
“Abbiamo ricevuto oggi stesso la richiesta, abbiamo la licenza, perché mai non farlo?”
“NESSUNA AGENZIA FUNEBRE”. Il riferimento è al manifesto funebre affisso nelle recentissime ore di oggi, giovedì 8 aprile, per le strade di Foggia. A parlare è uno dei titolari dell’Agenzia Diana Onoranze Funebri del capoluogo dauno che, su richiesta, ha stampato il saluto “dei cittadini onesti” al testimone di giustizia Mario Nero. Nulla di eclatante, sin qui, verrebbe da dire; se non fosse per le recenti dichiarazioni di Giovanna Belluna, nuora di Giovanni Panunzio, il costruttore foggiano ucciso dalla mafia il 6 novembre del 1992, secondo cui: “nessuna agenzia funebre ha voluto fare un manifesto per ricordare Mario Nero perché, dopo 29 anni, un testimone di giustizia a Foggia è un infame”. Dichiarazioni che andranno a rimpolpare il reportage di Francesco Palese, in onda proprio stasera su Rai2 all’interno del format “Anni 20” e dedicato, manco a dirlo, alla Quarta Mafia: quella foggiana.
“ABBIAMO PROVVEDUTO OGGI STESSO”. Mario Nero testimoniò contro il killer di Panunzio, com’è noto, e fu costretto a un esilio sotto copertura durato oltre dieci anni e terminato con la sua morte lo scorso 13 gennaio, secondo testimone di giustizia della storia italiana e primo e unico di quella di Capitanata. Eppure, nonostante le dichiarazioni della Belluna, dall’agenzia Diana di Foggia – una delle più note, peraltro – sembra non esserci stato alcun tentennamento nell’affiggere i manifesti dedicati a Mario Nero: “Non sappiamo di preciso la data di morte – hanno spiegato – abbiamo ricevuto una richiesta per oggi da parte di una persona e oggi stesso abbiamo provveduto”.
FOGGIA NON E’ (ANCORA) CORLEONE. Sul manifesto si legge quanto segue: “I cittadini onesti di Foggia piangono la morte di Mario Nero, testimone di giustizia, esempio di coraggio”. A dare una risposta più dettagliata alla motivazione che avrebbe indotto una parte di cittadini a provvedere ai manifesti è proprio la persona che ha contattato l’agenzia funebre: “Faccio parte di quella stragrande maggioranza di cittadini onesti – ha spiegato a Foggia Città Aperta – che apprezzavano il coraggio di Mario Nero (ed ero diventato suo amico personale). Non poteva passare l’idea di una città così compromessa da non trovare nessuno disposto a mettere un manifesto. Foggia non è (ancora) Corleone”. La persona ha chiesto di restare anonima, di certo non per timore, ma soltanto per non prendersi meriti che risulterebbero fuori luogo, preferendo anzi di essere identificato come “un foggiano che parla a nome di tutti”.
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