Marina Di Lesina, in giro col furgone a rubare le biciclette dei villeggianti
L'uomo, foggiano, risponderà di furto aggravato
In giro col furgone per “ripulire” le strade delle biciclette altrui. E’ quanto scoperto a Lesina, dove i carabinieri del posto hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 36enne foggiano, Matteo Dagostino, già noto alle forze dell’ordine e ora accusato di furto aggravato.
IL FATTO. L’uomo è stato sorpreso in località Marina di Lesina da una pattuglia di carabinieri mentre caricava sul proprio furgone alcune biciclette parcheggiate in prossimità di un lido. I militari dell’Arma, infatti, dopo aver ricevuto una segnalazione da un cittadino del movimento sospetto di un uomo presso il parcheggio bici del “Bagno Centrale” della località turistica garganica, si sono appostati in prossimità della vicina pineta, notando che il 36enne, dopo essersi allontanato con degli attrezzi dal proprio furgone, tornava per tre volte con tre bici diverse, tutte puntualmente caricate sul mezzo. Sei, in tutto, le biciclette rinvenute nel furgone. Imbarazzato, l’uomo ha cercato di giustificarsi sostenendo di essere un meccanico e che quelle bici dovevano essere riparate, ma gli immediati riscontri effettuati hanno dato conforto ai sospetti dei militari in quanto le bici erano state asportate dal parcheggio del lido all’insaputa dei titolari ai quali sono state restituite, mentre il ladro di biciclette una volta arrestato, è stato tradotto agli arresti domiciliari.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.