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Mario Somma e la "prima" allo Zaccheria: "Per me è una rinascita. Ma stiamo attenti alla Viterbese"

Debutto interno per mister Somma che domani siederà per la prima volta (ad Andria aveva scontato una squalifica ed era in tribuna) sulla panchina rossonera dinanzi al pubblico dello Zaccheria dove affronterà la Viterbese. “Definirla emozione è riduttivo, è una rinascita al cospetto di una grande realtà come Foggia quindi la vivrò con massima attenzione e concentrazione. Ho passato tante ore sul campo, con e senza la squadra, per controllare tutti i particolari. Siamo pronti”, assicura il tecnico nella conferenza stampa pre partita.

L’AVVERSARIO. Poi passa all’analisi della gara contro i laziali, reduci da 10 punti nelle ultime 4 giornate, dove spicca la vittoria contro la prima della classe Catanzaro: “E’ una squadra forte nell’organizzazione di gioco e nei reparti – dice Somma -. E’ una partita che può sembrare scontata guardando la classifica ma analizzando l’avversario siamo consapevoli di avere di fronte una squadra che può mettere in difficoltà chiunque”. Riguardo al modulo, alla domanda se Schenetti può essere riproposto in attacco come ad Andria, il tecnico rossonero risponde che “l’importante è che giochi perché può darci grande equilibrio in tutte le fasi. I numeri sono quelli di un grande giocatore”.

IL PREDECESSORE. Il Foggia viene da una striscia positiva che non vuole interrompere, ma occhio alle gare degli ultimi primi tempi: “Non solo la prestazione non è stata all’altezza ma anche il rischio di prendere gol è stato elevato – sottolinea Somma –. Ci sono momenti in cui devi fare la gara e altre in cui devi contenere. A Foggia devi vincere ma anche giocare bene perché il pubblico è esigente, però in questo momento dobbiamo stare attenti a non prestare il fianco a giocatori di esperienza come quelli che la Viterbese ha. Non ho preso una squadra in crisi ma in salute grazie al lavoro di Fabio Gallo e del suo staff, non ho avuto bisogno di intervenire su grandi cose. Lo sentirò al più presto, quando le tensioni si saranno stemperate. Il mio pensiero appartiene al mio carattere, sono un pressing costante nella vita e amo dominare il gioco. In questo momento stiamo rinunciando a un giocatore fortissimo ma devo fare una scelta, o esuberanza o equilibrio e in questo momento scelgo l’equilibrio”.

L’AMBIENTE. Infine un giudizio sul gruppo e l’ambiente rossonero: “L’ambiente è eccezionale, ti coinvolge. Quando siamo tornati da Andria siamo stati accolti con entusiasmo pazzesco. Ad Andria abbiamo avuto tante defezioni e altri che non stavano benissimo a livello muscolare. Questa settimana abbiamo ripreso alcune situazioni ma non dimentichiamo che abbiamo giocatori fortissimi ancora ai box. Il clima è di positività, c’è quel sorriso necessario per affrontare le situazioni al meglio”.

di Saracino Nicola


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