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IL SUBENTRO. “Non sono in grado di gestire questa rosa composta da bravi giocatori e quindi faccio un passo indietro, le mie dimissioni sono irrevocabili” ha aggiunto Somma cui va dato atto di essersi assunto le responsabilità di un’involuzione evidente della squadra dopo il subentro a Gallo. Il tecnico chiude il suo ruolino nelle fila del Foggia con tre vittorie (contro Andria, Viterbese e Monopoli) e tre sconfitte (ad Avellino, Cerignola e in casa col Monterosi).
I CAMBI MODULO. Mario Somma paga soprattutto il fatto di non aver messo in pratica ciò che in sede di presentazione aveva con umiltà predicato: “Il mio predecessore Gallo ha fatto un gran bene, a me tocca solo non fare danni”. Sin da subito, tuttavia, il mister ha provato ad applicare modifiche a un 3-5-2 che appariva collaudato. Gli strafalcioni di Cerignola, con l'ingresso di Beretta e lo spostamento di Iacoponi sulla fascia sinistra al posto di Costa e la prestazione pessima contro il Monterosi hanno poi fatto il resto. Un nuovo scossone, dunque, in casa rossonera come sta accadendo di consueto nel corso della gestione del presidente Canonico.
“Grazie a tutti, da oggi avete un tifoso in più”, l’allenatore Mario Somma si dimette dal calcio Foggia
Dopo la meritata sconfitta casalinga contro il Monterosi
“Grazie a tutti, da oggi il Foggia ha un tifoso in più”. Con queste parole l’allenatore del Calcio Foggia, Mario Somma, ha annunciato le sue dimissioni nella sala stampa dello Zaccheria subito dopo la sconfitta casalinga senza attenuanti contro il Monterosi.
IL SUBENTRO. “Non sono in grado di gestire questa rosa composta da bravi giocatori e quindi faccio un passo indietro, le mie dimissioni sono irrevocabili” ha aggiunto Somma cui va dato atto di essersi assunto le responsabilità di un’involuzione evidente della squadra dopo il subentro a Gallo. Il tecnico chiude il suo ruolino nelle fila del Foggia con tre vittorie (contro Andria, Viterbese e Monopoli) e tre sconfitte (ad Avellino, Cerignola e in casa col Monterosi).
I CAMBI MODULO. Mario Somma paga soprattutto il fatto di non aver messo in pratica ciò che in sede di presentazione aveva con umiltà predicato: “Il mio predecessore Gallo ha fatto un gran bene, a me tocca solo non fare danni”. Sin da subito, tuttavia, il mister ha provato ad applicare modifiche a un 3-5-2 che appariva collaudato. Gli strafalcioni di Cerignola, con l'ingresso di Beretta e lo spostamento di Iacoponi sulla fascia sinistra al posto di Costa e la prestazione pessima contro il Monterosi hanno poi fatto il resto. Un nuovo scossone, dunque, in casa rossonera come sta accadendo di consueto nel corso della gestione del presidente Canonico.
di Michele Gramazio
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