Stampa questa pagina

Massimo Bray a Foggia per il nuovo Dipartimento di Studi umanistici

"Bene comune? La gente chiede risposte concrete"

Stamattina era a Foggia, in via Arpi, per l'inaugurazione del Dipartimento di Studi umanistici dell'ateneo dauno: ecco l'intervista rilasciata alla stampa dal ministro dei Beni culturali, Massimo Bray, a margine della cerimonia.
La difficile situazione politica in cui versa l'Italia in queste ore e il futuro placet del Mibac alla richiesta (arrivata qualche giorno fa dal presidente di Regione, Nichi Vendola) di inserire la Puglia nel percorso della via Francigena: questi gli altri temi affrontati dal ministro Bray, oltre a quello specifico riguardante la cerimonia di inaugurazione del Dipartimento di Studi umanistici dell'Unifg, in cui Bray ha espresso apprezzamento per lo sforzo della Regione Puglia di "tutelare la bellezza" attraverso un innovativo Piano paesaggistico. "Quattro sono le parole chiave su cui puntare: conoscenza, tutela, valorizzazione e fruizione, insieme alla costruzione di senso civico", ha specificato il ministro durante il suo intervento, in cui ha inoltre sottolineato: "Non ho paura a dire che il sistema dei privati possa esserci molto utile. Bisogna però fare in modo che questa collaborazione fra il pubblico e il privato avvenga non secondo la logica dello sfruttamento economico, ma che si ponga come obiettivo esclusivamente il bene e il servizio comune".
Parole ad hoc per l'occasione, perché, infatti, in questo come in altri recenti progetti edilizi dell'Università di Foggia figura anche lo zampino di "Apulia Felix", fondazione di imprenditori, alcuni dei quali storici costruttori locali, alla cui presidenza è posto il rettore uscente dell'ateneo dauno, Giuliano Volpe.

LA CERIMONIA. La cerimonia inaugurale del nuovo Polo accademico umanistico di Foggia si è svolta alla presenza delle massime istituzioni locali e dei rappresentanti dell'università di Capitanata. Durante l'evento, inoltre, Salvatore Settis, archeologo di fama internazionale e già direttore della "Normale" di Pisa, ha tenuto una "lectio magistralis" a tema "Patrimoni culturali e paesaggi di Puglia e d'Italia tra conservazione e innovazione", titolo della giornata di studio che è continuata anche nel pomeriggio presso il nuovo polo umanistico. "Il vero principio ordinatore della Costituzione è il bene comune, seppur esso non è mai citato se non con sinonimi: interesse della collettività, interesse generale, utilità sociale, fini sociali, pubblico interesse", ha dichiarato Settis in un passaggio della sua "lectio magistralis".

"Il vero principio ordinatore della Costituzione è il bene comune, seppur esso non è mai citato se non con sinonimi. Interesse della collettività, interesse generale, utilità sociale, fini sociali, pubblico interesse"
 
 

 

 

IL NUOVO DIPARTIMENTO. Il nuovo Dipartimento di Studi umanistici, in passato sede dell'ospedale "Fatebenefratelli", è l'esito di aggregazione di corpi di fabbrica di diverse epoche storiche e si configura come un'edificio a corte distribuito su tre livelli fuori terra ed un seminterrato, i quali ospitano laboratori di archeologia, biblioteca, uffici amministrativi, spazi di studi e socializzazione e l'aula magna di 240 posti.
Il costo totale dei lavori per la realizzazione del dipartimento ammonta a poco più di 5 milioni di euro, finanziati per l'80 percento dalla Regione Puglia con fondi Cipe. 
"Patrimoni culturali e paesaggi di Puglia e d'Italia tra conservazione e innovazione", titolo della giornata di studio che continuerà anche nel pomeriggio.
 
Il nuovo Dipartimento di Studi umanistici, in passato sede dell'ospedale "Fatebenefratelli", è l'esito di aggregazione di corpi di fabbrica di diverse epoche storiche e si configura come un'edificio a corte distribuito su tre livelli fuori terra ed un seminterrato, i quali ospitano laboratori di archeologia, biblioteca, uffici amministrativi, spazi di studi e socializzazione e l'aula magna di 240 posti.
 
Il costo totale dei lavori per la realizzazione del dipartimento ammonta a poco più di 5 milioni di euro, finanziati per l'80 percento dalla Regione Puglia con fondi Cipe. 

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload