Mattanza di gatti nella notte: “Sono morti insieme, nelle stesse ore”
La denuncia verso ignoti depositata ai Carabinieri
Una mamma con un cucciolo, nella spazzatura, morti. Altre carcasse di animali poi, poco lontano. Gatti, tanti, sparsi. Nella stessa zona, sul prato o nei cassonetti limitrofi.
MATTANZA. È quanto hanno riscontrato i volontari dell’associazione Guerrieri con la Coda proprio questa mattina, nei pressi di via Ciano, a Foggia: una mattanza di animali che ha avuto luogo nella notte, presumibilmente per avvelenamento coatto. “Sono morti tutti insieme, nelle stesse ore”: a sostenerlo è Annarita Melfitani nel video di documentazione pubblicato sui social e girato ai vari volontari, certa di quanto avvenuto per il semplice fatto che i gatti, fino alla sera precedente, erano tutti vivi (sono gli stessi volontari a prendersene cura). “C’è solo una superstite nei pressi – ha aggiunto ancora la presidente dell’associazione – che porteremo via quanto prima per tentare di salvarle la vita: un cucciolo di gatto di sei-sette mesi”.
LA DENUNCIA. “Questi poverini sono solo quelli che abbiamo ritrovato questa mattina – ha dichiarato ancora la Melfitani, sentita al telefono da Foggia Città Aperta – perché sappiamo che ne sono morti altri nei giorni scorsi sempre in zona, e un altro paio di loro, a quanto ci risulta salvi, non siamo ancora riusciti a recuperarli”. In queste ore, dopo aver atteso l’arrivo del veterinario Asl e della polizia locale, la presidente dell’associazione animalista sta perfezionando la denuncia presso i Carabinieri che, per forza di cose, sarà verso ignoti. In tal senso, potrebbero risultare determinanti le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
QUESTE IMMAGINI POTREBBERO URTARE LA
SENSIBILITA' DEI LETTORI
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.