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Maxi operazione antidroga dei Carabinieri: 35 arresti tra la provincia di Foggia e Verona

Nelle prime ore del mattino i Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno dato esecuzione a 35 misure cautelari personali nei territori di San Severo, San Nicandro Garganico, Foggia, e Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona). La maxi operazione – condotta insieme a personale del Comando Provinciale di Bari, del Nucleo Elicotteri di Bari e del Nucleo Cinofili di Modugno - trae origine da una complessa e articolata indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo, che ha portato all’arresto delle persone, ritenute responsabili di numerosi episodi di spaccio di sostanze stupefacenti e uno, il principale protagonista dell’attività investigativa, anche del reato di estorsione ai danni di suo abituale acquirente.

L’OPERAZIONE RECKON. L’indagine ha tratto spunto da alcune risultanze emerse nel corso di altra attività, sempre del Nucleo Investigativo di Foggia, portata in esecuzione il 4 ottobre a carico di alcuni elementi di spicco del clan Moretti (c.d. “Operazione Reckon”). I numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento hanno nel tempo fruttato numerosi riscontri con conseguenti sequestri di importanti quantitativi di sostanze stupefacenti, portando alla luce l’esistenza di una fitta e articolata rete di spaccio di stupefacenti nei comuni di San Severo, San Nicandro Garganico, Lucera, Lesina, Chieuti e perfino nel comune veneto di Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR).

I DUE GRUPPI. Nel centro abitato di San Nicandro Garganico, la vendita degli stupefacenti era curata essenzialmente da due gruppi criminali, uno facente capo a F. C., cl.1972, e M. M., cl. 1958, e l’altro a S. A., cl. 1967, coadiuvato dal “braccio destro” G. M., cl. 1969. I due gruppi, operando in perfetta autonomia, si erano strutturati su base verticistica, dove i capi curavano sia le singole trattative con i fornitori per il reperimento della materia prima a prezzi sempre più concorrenziali, sia i rapporti con gli acquirenti per definire modalità di consegna e la tempistica nei pagamenti. Sono stati raccolti significativi e univoci elementi di reità anche a carico di numerosi altri soggetti, molto attivi nella fiorente attività illecita dello spaccio di consistenti quantitativi di sostanze stupefacenti. Nello specifico, elementi fondamentali dell’organizzazione erano i familiari stessi.

LO SPACCIO. Oltre a questi elementi di spicco è stata appurata l’operatività di una lunga serie di altri soggetti che si rivolgevano ai principali protagonisti dell’indagine per acquistare importanti quantità di stupefacente destinato a coprire le restanti “fette” di mercato dello spaccio in San Severo, San Nicandro Garganico e nei vicini centri abitati; uno di questi, N. A., cl. 1982, è indagato anche per detenzione e porto abusivo di una pistola GLOCK con relativo munizionamento.

I SEQUESTRI. Nel corso delle indagini sono già state arrestate 7 persone in flagranza di reato, documentate numerose cessioni di stupefacente, sequestrate 3 pistole, 1 fucile a pompa e 3 Kalashnikov di illecita provenienza con relativo munizionamento, 12 Kg di hashish, 2 Kg. di cocaina, 60 grammi di eroina e circa 10 Kg di marijuana e alcune micce esplodenti. Le numerosissime dosi ottenibili dallo stupefacente sequestrato (nel numero di diverse migliaia), hanno dimostrato come consistente e parimenti redditizio fosse il giro d’affari in cui sono risultati coinvolti gli indagati.

di Redazione 


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