"Il Ministero dell'Ambiente deve attivarsi per comprendere l'origine del fenomeno della 'schiuma bianca' che lambisce le coste delle Tremiti e tutelare l'ecosistema della riserva marina". È l'obiettivo dell'interrogazione presentata dall'on. Colomba Mongiello al ministro Andrea Orlando dopo "le notizie di stampa e le preoccupazioni espresse dal sindaco dell'arcipelago".
Proprio il primo cittadino delle Isole Tremiti "riconduce il fenomeno agli scarichi inquinanti che si riversano nel Po e da qui in Adriatico - continua Mongiello - È un'ipotesi, anche particolarmente inquietante, che è opportuno valutare prima che si scateni una guerra territoriale".
Quanto accade in questi giorni intorno alle Diomedee "riporta all'ordine del giorno il tema della tutela dell'Adriatico - conclude Colomba Mongiello - obiettivo che motiva la proposta, condivisa con il collega Michele Bordo, di istituire la Zona di Protezione Ecologica con cui incentivare e valorizzare modelli di sviluppo sostenibili".
L'inquietante fenomeno di inquinamento delle acque delle Tremiti dunque arriva anche in Parlamento: una distesa di schiuma quasi solida, infatti, molto probabilmente di natura artificiale, sta lambendo permanentemente, e da alcuni giorni, la costa dell’isola di San Domino nell’arcipelago delle Tremiti. Il sindaco delle Tremiti, Antonio Fentini, non ha dubbi sulle cause del fenomeno: secondo il primo cittadino sarebbero le acque sporche del fiume Po, sversate in Adriatico dalle piogge e trasportate a Sud dalle correnti marine, ad inquinare le acque della nostra riserva naturale garganica. "Ringraziamo il Po - afferma sarcasticamente Fentini - perché le piogge lavano la Padania e noi a Sud riceviamo tutto quello che il fiume riversa in mare". Fentini, dunque, esclude che la formazione della inquietante schiuma possa essere ricondotta a eventuali problemi del depuratore dell’isola, questo perché le Tremiti non sono l'unico luogo dell'Adriatico in cui il fenomeno si è palesato: sia nei giorni scorsi, lunga la foce del Sinarca, sia in primavera, la stessa schiuma ha assediato la costa m0lisana e l'Arpam (agenzia per la protezione ambientale molisana) era intervenuta prelevando campioni dell'acqua per comprendere la natura della sostanza.
Un problema da non sottovalutare, soprattutto per il turismo: le Tremiti infatti sono tra i luoghi di mare per eccellenza apprezzati per la loro purezza e incontaminazione e questa sostanza schiumosa ne sta minacciando
"Il Ministero dell'Ambiente deve attivarsi per comprendere l'origine del fenomeno della 'schiuma bianca' che lambisce le coste delle Tremiti e tutelare l'ecosistema della riserva marina".
IL CASO ARRIVA IN PARLAMENTO. È l'obiettivo dell'interrogazione presentata dall'onorevole Colomba Mongiello al ministro Andrea Orlando dopo "le notizie di stampa e le preoccupazioni espresse dal sindaco dell'arcipelago". Proprio il primo cittadino delle Isole Tremiti "riconduce il fenomeno agli scarichi inquinanti che si riversano nel Po e da qui in Adriatico - continua Mongiello - È un'ipotesi, anche particolarmente inquietante, che è opportuno valutare prima che si scateni una guerra territoriale". Quanto accade in questi giorni intorno alle Diomedee "riporta all'ordine del giorno il tema della tutela dell'Adriatico - conclude Colomba Mongiello - obiettivo che motiva la proposta, condivisa con il collega Michele Bordo, di istituire la Zona di Protezione Ecologica con cui incentivare e valorizzare modelli di sviluppo sostenibili".
IL FENOMENO. L'inquietante fenomeno di inquinamento delle acque delle Tremiti dunque arriva anche in Parlamento: una distesa di schiuma quasi solida, infatti, molto probabilmente di natura artificiale, sta lambendo permanentemente, e da alcuni giorni, la costa dell’isola di San Domino nell’arcipelago delle Tremiti. Il sindaco delle Tremiti, Antonio Fentini, non ha dubbi sulle cause del fenomeno: secondo il primo cittadino sarebbero le acque sporche del fiume Po, sversate in Adriatico dalle piogge e trasportate a Sud dalle correnti marine, ad inquinare le acque della nostra riserva naturale garganica. "Ringraziamo il Po - afferma sarcasticamente Fentini - perché le piogge lavano la Padania e noi a Sud riceviamo tutto quello che il fiume riversa in mare". Fentini, dunque, esclude che la formazione della inquietante schiuma marina possa essere ricondotta a eventuali problemi del depuratore dell’isola, questo perché le Tremiti non sono l'unico luogo dell'Adriatico in cui il fenomeno si è palesato: sia nei giorni scorsi, lungo la foce del Sinarca, sia in primavera, la stessa schiuma ha assediato la costa molisana, e l'Arpam (agenzia per la protezione ambientale molisana) era già intervenuta prelevando campioni dell'acqua per comprendere la natura della sostanza.
MINACCIATO IL TURISMO. Un problema da non sottovalutare, soprattutto per il turismo: le Tremiti infatti sono tra i luoghi naturalistici per eccellenza apprezzati per la loro purezza e incontaminazione e questa sostanza schiumosa sta rappresentando una serissima minaccia per la salute e la credibilità del nostro mare.