Mercatino di Natale, spicca solo lo “stand delle artigiane”
30 mila euro per 32 gazebi: e le casette di legno?
Al Comune di Foggia la “Fiera di Natale” non viene granché bene. Dopo il passo in avanti dello scorso dicembre 2015, quando furono montate le casette di legno sulla falsariga delle esposizioni natalizie in voga ormai in tutta Italia (LEGGI), quest’anno l’Amministrazione è tornata ai gazebi in stile 2014, peraltro con una previsione di spesa addirittura superiore – benché di poco, 2 mila euro – rispetto alla determina della passata stagione. Trentamila euro per un colpo d’occhio che di natalizio ha ben poco, se non fosse per lo “stand delle artigiane”, com’è stato ribattezzato da qualcuno: l’unico realmente di qualità e in linea con i mercatini di Natale delle altre città d’Italia.
CINQUE ARTIGIANE, L’UNICO “VERO” STAND NATALIZIO. Un capitolo a parte, dunque. Un unicum tra 32 posteggi previsti – due in più rispetto all’anno scorso. Uno spazio realmente e interamente dedicato all’artigianato locale (altezza Piazza Giordano) frutto dell’impegno di cinque donne che hanno fatto della propria passione un vero lavoro, peraltro con risultati importanti e che meritano di essere valorizzati. Cinque artigiane, dunque, tutte in grado di eseguire lavori a mano, anche su richiesta, oltre a quelli proposti nella Fiera di Natale di quest’anno (fino al 14 dicembre, dopo si daranno il cambio con altre artigiane). Dagli accessori in carta per eventi e cerimonie de “Il Mondo di Cloe” al cucito creativo di Kelafelt, con utilizzo di materiali di feltro e stoffa, passando per le realizzazioni in legno e alluminio e le incisioni su vetro di ArtigianVale, fino alle “spille mille chiodi” di FridaWer (gioielli in cotone, lana e borchie) e all’oggettistica e bigiotteria firmata “Gioie della Vita”. Merce di qualità, lavorata con creatività e ingegno che però, come detto, rischia di “soffrire” la vicinanza di quasi tutti gli altri stand di questo mercatino natalizio, assolutamente di ben altra qualità.
CACIOTTE VOLANTI, PROSCIUTTI E CIANFRUSAGLIE. Lo stand delle artigiane, infatti, è praticamente “schiacciato” da una serie di posteggi che, da Via Lanza sino alla fine di Piazza Giordano, espongono merci che non hanno nulla a che fare con l’artigianato e con le eccellenze del territorio. La determina, in tal senso, parla chiaro, consentendo prodotti di “oggettistica e articoli da regalo, addobbi natalizi, giochi pirotecnici in materiale non esplodente, giocattoli, bigiotteria, cosmetici, profumeria, dolciumi, torrone e miele artigianale di propria produzione, alimenti e prodotti natalizi in confezione e – finalmente, ndr – prodotti dell’artigianato tipico pugliese”. Aspirapolveri, insomma, non ve ne sono, né altri “casalinghi”, come sottolineato nei divieti della determina, ma risulta assolutamente fuori luogo la proposta di caciocavalli, caciotte e prosciutti appesi (peraltro non espressamente consentiti), calamite in stile “tutto a mille” e altre cianfrusaglie che poco hanno da spartire con i mercatini natalizi e tanto, si conceda, con la fiera di Santa Caterina (inoltre terminata da poco, perché riproporla?).
30 MILA EURO PER I GAZEBI, SENZA CASE IN LEGNO. Ad aggravare la situazione poi, il pessimo colpo d’occhio dei gazebi (peraltro molto meno sicuri rispetto al legno delle casette, come confermano alcuni tentativi di furto registrati in questi primi giorni di esposizione). La determina comunale 2016, rispetto alla precedente datata ottobre 2015, non fa alcun riferimento alle casette di legno (lo scorso anno, alla documentazione furono allegate anche delle immagini precise, oltre all’indicazione della metratura, LEGGI): un riferimento che però non “scagiona” l’amministrazione comunale, visto che l’attuale previsione di spesa arriva a 30 mila euro e prevede l’aggiunta di appena due posteggi in più rispetto allo scorso dicembre 2015, quando invece ad un prezzo inferiore si riuscirono a collocare le decorose casette in legno.
UN PECCATO “ESTETICO”, NONOSTANTE GLI EVENTI ORGANIZZATI. Un gap estetico, oltre che di qualità espositiva, che poco si sposa invece con il programma di eventi e iniziative assolutamente di buon livello che il Comune di Foggia ha in serbo di organizzare anche quest’anno, come confermano i bei concerti natalizi del Giordano in Jazz, tanto per fare un esempio. L’anno scorso, pertanto, in occasione della vigilia di Natale, furono in molti a ripopolare le strade centrali del capoluogo – dopo tanti anni di assenza – provenendo dai comuni della provincia e aiutando, economicamente parlando, gli esercenti foggiani. Una scelta di campo, infine, che penalizza chi, come le artigiane, ha invece tutto il diritto di rappresentare il territorio in un periodo di alta visibilità come quello che va dai primi di dicembre sino al 6 gennaio.
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