Mercato del Venerdì, sulla morte dell’ambulante la nota di Unimpresa: “Aree devono essere più attrezzate”
L’intervento del responsabile delle associazioni
Dopo la brutta notizia della morte di un lavoratore del mercato del “Venerdì” di Foggia (LEGGI), arriva anche il cordoglio e la nota da parte di Unimpresa – Federazione Commercio su Area Pubblica che, in merito a quanto accaduto, ha sottolineato le difficili condizioni di lavoro riguardanti i colleghi dell’uomo che ha perso la vita questa mattina, un ambulante di origini napoletane di appena 34 anni.
IL GRAN CALDO LA PROBABILE CAUSA DEL MALORE. “Una notizia sconvolgente”, annotano dall’ente, dovuta con ogni probabilità ai picchi di calore di questi ultimi giorni, con conseguente chiusura delle attività mercatali. “Sono tanti, tantissimi gli ambulanti provenienti dalle province di Bari e della Bat che sono concessionari di posteggio nel mercato storico del venerdì, a Foggia – si legge ancora nel comunicato – e tutti, anche attraverso le Associazioni di Categoria UNIMPRESA, CASAMBULANTI Italia e A.C.A.B. si stringono nel dolore di fronte ad un evento che ha lasciato tutti increduli e colpiti profondamente”.
“NON ESISTONO MISURE CAUTELARI PER QUESTE SITUAZIONI”. Ad alzare la voce poi, è proprio il Responsabile dell’Ufficio di Coordinamento delle Associazioni, Savino Montaruli, il quale ha voluto sottolineare anche le difficoltà in cui versano i lavoratori impiegati nei mercati cittadini, “dove non esistono le minime misure cautelari che siano appropriate rispetto a cambiamenti, anche climatici, che stanno incidendo fortemente su questa attività, non solo dal punto di vista economico ma anche psicologico e morale. Le aree mercatali – aggiunge – devono essere attrezzate e per attrezzate non si intende solo la presenza di qualche bagno chimico ma anche l’istituzione di presidi sanitari, di punti di pronto intervento, di ristoro e la presenza fissa di professionalità sanitarie”.
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