Alla fine le stelle non ci sono state, causa il forte vento. Ma il divertimento non è mancato, anzi. Ha vinto il migliore, ma ha vinto soprattutto il Subbuteo, per questo primo – e sicuramente non ultimo – “appuntamento” galante al CSOA Scuria, il centro sociale di Via Da Zara che ha aperto i propri locali per ospitare una vera e propria maratona di calcio in miniatura (organizzata insieme con la redazione di Foggia Città Aperta).
SI GIOCA FINO ALLA 'SCURIA (SUL SERIO). Partenza poco prima delle 21.00, quasi come da copione, leggermente più tardi del tramonto fissato quale limite massimo per le iscrizioni. Giocano in 12, tra vecchie guardie, neofiti, “giocatori veri” e aderenti dell'ultima ora, incappati nella nostalgia “in punta di dito” e rimasti imbrigliati nei due tappeti verdi sui quali si sono concentrate tutte le sfide della serata. Due gironi da 6 squadre per un minimo di 5 partite ciascuno, ognuna da 16 minuti, per poi giocarsi tutto tra semifinali e finale. Niente stelle, come detto, dato che si è giocato “indoor”, ma tanto romanticismo condiviso tra partecipanti e spettatori, indomiti sino a notte fonda: il verdetto infatti, è stato deciso poco prima delle 2.00 di notte. Alla 'scuria, è il caso di dire.
C'ERA ANCHE UN CAMPIONE “VERO”. Vince Francesco Quintano, un ex campione di Subbuteo, astro del calcio tavolo che, oltre dieci anni fa, si aggiudicò i mondiali under 19. Nella serata al centro sociale Scuria, l'ex giovane promessa ha ritrovato anche il presidente federale Giuseppe Battaglia, ospite della manifestazione (e con il quale si è ripromesso di “tornare in campo”), oltre che – in finale – uno dei membri del club “Old Subbuteo”, Carlo Giarrusso. Un torneo dominato quello di Quintano, ma anche una vera e propria lezione di calcio tavolo: alle giocate infatti, come nello spirito dell'iniziativa, il campione ha alternato consigli e suggerimenti circa le regole più remote di questo gioco che, ormai si può dire, ha resistito a tutti gli assalti “elettronici” e “meccanici” degli ultimi decenni.
IL PREMIO. Alla fine, il bravo Francesco si porta a casa il trofeo (gentilmente offerto dal negozio Frisby, rivenditore Subbuteo): sarebbe la squadra ufficiale del Lecce ma per tutti i presenti, fedeli ad uno spirito calcistico squisitamente popolare, la maglia giallo-rossa è quella del Giulianova. Poco male, sarà il “mister” a trasformarla in una corazzata impenetrabile – è la magia del Subbuteo.
Alla fine le stelle non ci sono state, causa il forte vento. Ma il divertimento non è mancato, anzi. Ha vinto il migliore, ma ha vinto soprattutto il Subbuteo, per questo primo – e sicuramente non ultimo – “appuntamento” galante al CSOA Scuria, il centro sociale di Via Da Zara che ha aperto i propri locali per ospitare una vera e propria maratona di calcio in miniatura (organizzata insieme con la redazione di Foggia Città Aperta).
SI GIOCA FINO ALLA 'SCURIA (SUL SERIO). Partenza poco prima delle 21.00, quasi come da copione, leggermente più tardi del tramonto fissato quale limite massimo per le iscrizioni. Giocano in 12, tra vecchie guardie, neofiti, “giocatori veri” e aderenti dell'ultima ora, incappati nella nostalgia “in punta di dito” e rimasti imbrigliati nei due tappeti verdi sui quali si sono concentrate tutte le sfide della serata. Due gironi da 6 squadre per un minimo di 5 partite ciascuno, ognuna da 16 minuti, per poi giocarsi tutto tra semifinali e finale. Niente stelle, come detto, dato che si è giocato “indoor”, ma tanto romanticismo condiviso tra partecipanti e spettatori, indomiti sino a notte fonda: il verdetto infatti, è stato deciso poco prima delle 2.00 di notte. Alla 'scuria, è il caso di dire.
C'ERA ANCHE UN CAMPIONE “VERO”. Vince Francesco Quintano, un ex campione di Subbuteo, astro del calcio tavolo che, oltre dieci anni fa, si aggiudicò i mondiali under 19. Nella serata al centro sociale Scuria, l'ex giovane promessa ha ritrovato anche il presidente federale Giuseppe Battaglia, ospite della manifestazione (e con il quale si è ripromesso di “tornare in campo”), oltre che – in finale – uno dei membri del club “Old Subbuteo”, Carlo Giarrusso. Un torneo dominato quello di Quintano, ma anche una vera e propria lezione di calcio tavolo: alle giocate infatti, come nello spirito dell'iniziativa, il campione ha alternato consigli e suggerimenti circa le regole più remote di questo gioco che, ormai si può dire, ha resistito a tutti gli assalti “elettronici” e “meccanici” degli ultimi decenni.
IL PREMIO. Alla fine, il bravo Francesco si porta a casa il trofeo (gentilmente offerto dal negozio Frisby, rivenditore Subbuteo): sarebbe la squadra ufficiale del Lecce ma per tutti i presenti, fedeli ad uno spirito calcistico squisitamente popolare, la maglia giallo-rossa è quella del Giulianova. Poco male, sarà il “mister” a trasformarla in una corazzata impenetrabile – è la magia del Subbuteo.