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Il Foggia non si ferma più: Gagliano, Tascone e un gioiello di Millico calano il tris a Messina

Cinico, compatto e brillante. Il Foggia non si ferma più e cala un tris pesante a Messina, dove domina e vince 3-0 grazie alle reti di Gagliano, Tascone e Millico. Una vittoria pesante, sia perché ottenuta contro una diretta concorrente per i playoff e sia per il morale perché inverte una tendenza in trasferta che finora aveva visto i rossoneri poco brillanti. La sensazione è che il gruppo sia unito più che mai attorno al proprio allenatore e stia riuscendo a mettere finalmente in mostra il tasso tecnico dei suoi singoli, capaci di fare la differenza. 

LE FORMAZIONI. Nonostante le assenze, Cudini non rinuncia al 3-4-3 e manda in campo Salines, Ercolani e Rizzo davanti a Perina, con Tenkorang e Silvestri esterni di centrocampo e Tascone-Odjer inamovibili in mezzo al campo; in attacco, torna Rolando titolare con Millico e Gagliano dal 1’. Modica sceglie il 4-2-3-1 con l’ex rossonero Fumagalli in porta, linea difensiva composta da Lia, Manetta, Pacciardi e Ortisi; in mezzo al campo Franco e Frisenna formano la “diga” mentre Rosafio, Ragusa e Zunno hanno il compito di ispirare Emmausso. 

GAGLIANO-GOL. La difesa rossonera sbanda nei primi minuti e al 3’ Emmausso di testa manda di poco a lato. Poco dopo, è Zunno a impegnare Perina da buona posizione. Il Foggia si fa vedere al 15’ con Salines che da fuori area manda alto. I rossoneri crescono e al 19’ passano: Millico indovina il corridoio giusto per Gagliano che davanti a Fumagalli è freddo e firma l’1-0. Il Foggia acquisisce sicurezza soprattutto a centrocampo, guidati dal solito Odjer, ma sbandano al 21’ quando Perina dice ancora no a Emmausso. Il numero 10 messinese è il più pericoloso dei suoi e poco dopo costringe il portiere rossonero ancora a una grande parata. Il Foggia prova a sfruttare le ripartenze e si rende pericoloso con Rolando che sciupa tutto al 37’ in contropiede, mentre prima del riposo ancora Perina evita guai su un tentativo di Zunno. 

DOMINIO ROSSONERO. La ripresa inizia in maniera shock per il Messina: al 52’ Manetta commette il secondo fallo su Gagliano e l’arbitro lo manda anzitempo negli spogliatoi. E’ una mazzata per i padroni di casa che al 55’ compiono la frittata: Pacciardi si avventura in un dribbling in area ma sbaglia tutto, ne approfitta Tascone che è freddo e infila il 2-0. Modica corre ai ripari e getta nella mischia Giunta, e poco dopo entrano anche Plescia per Emmausso e Scafetta per Franco. Nel Foggia, Cudini fa rifiatare Gagliano per Tonin e Tascone per Martini, mentre Papazov sostituisce un malconcio Ercolani e Marino rileva Odjer. La gara si spegne, il Messina si fa vedere solo con un tentativo di Plescia, che al volo manda alto. Dentro va anche Salvo per Lia ma a complicare ulteriormente le cose ci pensa Frisenna, espulso anche lui per doppia ammonizione. I siciliani non ne hanno più e al 91’ il Foggia cala il tris con Millico, che si libera del diretto marcatore e conclude all’incrocio una splendida azione personale. Finisce in festa per i rossoneri, che consolidano il decimo posto e mettono nel mirino Giugliano, Crotone (a meno un punto ma con una partita in meno) e Latina (-3), prossimo avversario. Sognare si può, i rossoneri ora fanno paura a tutti.

di Saracino Nicola


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