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Michele Bordo eletto Presidente della Commissione Politiche UE

Ma dal Pd, la Mongiello critica il Governo Letta

“Sono profondamente grato al mio partito ed ai colleghi deputati che mi hanno offerto l’opportunità di presiedere la Commissione Politiche UE, assegnandomi una responsabilità istituzionale e politica che spero di riuscire ad onorare al meglio”. Queste le prime parole, in una nota, dell'onorevole Michele Bordo, chiamato dal Partito Democratico a ricoprire una carica importante in chiave europea.
LE PRIME PAROLE DI BORDO. “Riprenderemo subito la fondamentale Legge Comunitaria per offrire il nostro contributo originale e concreto alla più efficace integrazione dell’ordinamento europeo con quello nazionale”. Queste le prime idee di Bordo, a poche ore dalla nomina, in queste battute iniziali orientata verso una rivalutazione del Mezzogiorno, come si legge anche in questa dichiarazione: “Ai colleghi della Commissione chiedo fin da ora l’opportuna e necessaria attenzione ai problemi del Paese e soprattutto del Mezzogiorno, dove la crisi ha colpito più duramente famiglie e imprese ed ha prodotto tensione sociale e povertà crescenti”. A dire del nuovo Presidente, l’Europa ha un ruolo fondamentale, cardinale, non solo per l’Italia, ma proprio per quel “Sud da cui provengo”, se è vero come ripete ancora una volta che è proprio nel Vecchio Continente “che dobbiamo offrire il nostro contributo a politiche capaci di riattivare la crescita e lo sviluppo, ridurre gli squilibri regionali e territoriali, governare la mobilità delle persone e delle merci, coniugare solidarietà e sicurezza, riorganizzare il welfare universale, definire azioni di pace e organizzare la difesa”.
COLOMBA MONGIELLO SI CONGRATULA (MA NON CON ENRICO LETTA). “Considerata l’enorme e decisiva influenza delle politiche agricole comunitarie su quelle nazionali e regionali, sarà un piacere lavorare in sinergia per la tutela e la valorizzazione delle nostre produzioni tipiche e di qualità”. Questa anche la reazione della parlamentare foggiana alla nomina del collega di partito. Tuttavia, all’’augurio di buon lavoro per Bordo, fa da contraltare anche la critica rivolta al nuovo Presidente del Consiglio: “Resta l’amarezza per la marginalizzazione della rappresentanza parlamentare pugliese nel Governo Letta, che pure avrebbe potuto mettere al servizio del Paese l’esperienza e la competenza maturate nelle legislature precedenti”.

di Redazione 


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