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Minacce, aggressioni e umiliazioni: arrestati due stalker in provincia di Foggia

Accade a Manfredonia e San Ferdinando

Quattro persone, quattro vite, due casi diversi. Due vittime e due carnefici, uno il reato contestato: lo stalking. Negli ultimi giorni, infatti, i carabinieri del comando provinciale di Foggia hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare emesse dagli uffici gip del Tribunale di Foggia e Lucera nei confronti di due soggetti responsabili del reato di stalking in danno, rispettivamente, della ex moglie e della ex convivente.
NEL PRIMO CASO, i carabinieri di San Severo hanno arrestato un 57enne di Manfredonia, già noto alle forze di polizia, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Lucera in quanto ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate nei confronti della ex-compagna, una donna di San Severo di 35 anni, conosciuta appena qualche mese prima. I due avevano iniziato una convivenza, durata appena venti giorni. In quei giorni la donna è stata vittima di violenze e maltrattamenti che l’hanno portata ad interrompere la relazione. Dichiaratosi pentito, l’uomo ha ricevuto una seconda chance dalla compagna, ma alle parole non sono seguiti i fatti. Stanca dei continui e pesanti maltrattamenti ed umiliazioni, la donna ha deciso di lasciare definitivamente l’uomo e di tornare a vivere a San Severo.
IL CULMINE DELLE MOLESTIE, però, doveva ancora arrivare: lo scorso 4 ottobre, infatti, la vittima è stata indotta con l’inganno a raggiungere un luogo isolato di Apricena, per un incontro chiarificatore. Qui, però, l’uomo l’ha aggredita colpendola ripetutamente con un coltello al collo e al torace e l'ha costretta a salire in macchina dove ha tentato di violentarla. Grazie ad un espediente, la ragazza è riuscita a fuggire dall'auto, ricorrendo prima alle cure dei sanitari del 118 di Apricena e poi del Masselli Mascia di San Severo dove i medici hanno riscontrato sul suo corpo diverse ferite da coltello al collo, al torace, alla schiena e all’addome giudicate guaribili in dieci giorni. Le successive indagini hanno poi consentito di ricostruire tutta la vicenda e le responsabilità dell’uomo, soggetto violento e pericoloso che, molti anni prima, aveva già scontato una pena per omicidio volontario.
L’ALTRO CASO, invece, riguarda una donna di San Ferdinando e il suo nuovo compagno, entrambi perseguitati e minacciati dall’ex marito della donna un 56enne del posto che è stato arrestato dai militari della locale stazione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento restrittivo è stato emesso il 19 ottobre dal Tribunale di Foggia, sulla base delle indagini svolte dai carabinieri e scaturite dalla denuncia presentata dalla donna per alcuni episodi di stalking subiti nei mesi di luglio e agosto. Prima le minacce di morte nei confronti del nuovo compagno della donna, poi le aggressioni fisiche nei confronti dell’ex moglie che in una occasione è stata scaraventata  sul cofano di un auto parcheggiata sulla strada. Infine, il 7 agosto scorso, lo stalker ha dato fuoco all’autovettura della donna rinnovando le minacce di morte. Accertata la veridicità dei fatti denunciati dalla vittima, l’uomo è stato arrestato e associato alla casa circondariale di Foggia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

di Redazione 


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