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Dentro la "minicittà" alla Casa del Giovane: quando Foggia sa essere una città a misura di bambino / GLI ARTICOLI DEI PICCOLI

La nostra redazione è stata ospite della “minicittà” alla Casa del Giovane di Emmaus. Un’esperienza che ci ha permesso di conoscere da vicino una realtà interessante, con i bambini protagonisti della città che vorrebbero. La minicittà è, appunto, una città a misura di bambino: ciascun cittadino ha un ruolo, deve guadagnarsi da vivere, si può candidare per diventare consigliere e sindaco. E tutti hanno a cuore il posto in cui vivono. Insomma, un esperimento riuscito di cittadinanza attiva. 

COS'E'.
La minicitta o città dei ragazzi è un gioco di simulazione di cittadinanza attiva realizzato da oltre un decennio dalla Casa del Giovane ( ass. Emmaus) in cui bambini dai 7 ai 10 anni sperimentano cosa significhi vivere in una città a dimensione di bambino. La struttura è divisa in 4 quartieri che vengono presi a cuore dai bambini: il centro, la stazione, la periferia, la zona industriale. Ogni anno le 4 squadre (una per ciascun quartiere) scelgono due candidati per concorrere all'elezione del sindaco e del consiglio comunale. I candidati devono stilare un programma elettorale e convincere i cittadini della bontà delle loro idee fino all'elezione. Ogni giorno, oltre al lavoro del sindaco e del consiglio comunale, la minicitta' si apre e i bambini si presentano all'ufficio del lavoro, dove hanno avuto la carta di identità, e sperimentano lavori diversi: radio, bar, supermercato, botteghe, ufficio del lavori pubblici, sala musica, cinema, sport, giornalino, salone di bellezza e la banca dove a fine "giornata di lavoro" i bambini ottengono il loro compenso "i dobloni" da spendere nella minicitta' in momenti di cultura e relax. Non mancano approfondimenti tematici su argomenti importanti come l'ambiente e la sostenibilita', i diritti umani, i valori dello sport e il fair fair play, la pace e il rispetto, l'importanza della cultura. Ogni settimana sono invitate realtà e personalità importanti a portare la loro testimonianza attraverso racconti e laboratori pratici in cui i bambini sono protagonisti. Spazio inoltre a feste di comunità in cui anche i genitori sperimentano la Minicitta'. 

GLI ARTICOLI
. Abbiamo deciso di pubblicare gli articoli di tre piccoli “giornalisti” che fanno parte della redazione de la minicittà. Per omaggiarli della speciale accoglienza che ci hanno dato. E per lanciare un messaggio: se Foggia fosse una città a misura di bambino, come la minicittà, sarebbe certamente migliore.

SCEGLIAMO IL SINDACO DEL FUTURO

VENERDì 27 GIUGNO ABBIAMO INTERVISTATO NICOLA SARACINO. Un giornalista che svolge il giornalismo come professione. Grazie a Nicole e Marco siamo riusciti a fare delle domande di professione mettendoci nei panni del giornalista. Grazie alle nostre sapienze della “Gazzetta” della mini-città e a Gilda che ci ha molto aiutato nella programmazione delle domande e delle presentazioni. L’intervista è andata a buon fine. In questi giorni c’è stato un evento molto importante nella mini-città, in cui abbiamo scelto i consiglieri e i candidati sindaci. Giovedì 26 giugno abbiamo scelto il sindaco ma per la prima volta nella storia della mini-città abbiamo avuto un ballottaggio. Quindi oggi 27 sceglieremo il sindaco della mini-città. Alla fine ha vinto Miriana Sarni. (Arianna Scapato)

INTERVISTA AD UN VERO GIORNALISTA

Nella mini-città è stato intervistato un giornalista sportivo Nicola Saracino da due mini-giornalisti Nicole Patullo e Marco Valente. Hanno chiesto come vedesse il giornalismo e lui ha risposto che sta cambiando ma è sempre stato legato al rapporto tra il giornalismo e la fonte, poi dice che la fonte è una persona che dà informazioni ai giornalisti. I giornalisti hanno poi chiesto quale fosse lo sport preferito dal giornalista e lui ha risposto che si occupa soprattutto della squadra della città di Foggia. Alla fine, l’intervista è andata a buon fine. (Nicole Patullo)

UNA CITTA’ A MISURA DI BAMBINO

Alla Casa del Giovane è stato intervistato un giornalista vero: Nicola Saracino. I giornalisti Marco Valente e Nicole Patullo hanno fatto delle domande. Ad esempio, hanno chiesto come vede il futuro del giornalismo, se l’intelligenza artificiale è un nemico o alleato, quando è nata la sua passione per il giornalismo, come immagina il futuro della mini-città e di Foggia. Il giornalista ha risposto che il giornalismo ha sempre più a che fare con i social, che l‘intelligenza artificiale è un alleato dei giornalisti e che Foggia dovrebbe essere una città più per bambini come la mini-città. L ‘intervista è andata a buon fine ed è piaciuta a molti bambini. (Marco Valente)


 

di Saracino Nicola


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