Come promesso e annunciato, nella prima metà di settembre, dall’onorevole Colomba Mongiello, (anche componente della Commissione Agricoltura parlamentare) il Governo Renzi, e nello specifico il ministro Maurizio Martina, hanno dichiarato lo “stato di calamità” per le zone alluvionate del Gargano. Con il provvedimento, dunque, le imprese agricole garganiche potranno ricevere in anticipo le risorse europee a loro già destinate (quindi senza nessun fondo aggiuntivo), così da poter iniziare a far fronte ai danni provocati a campi e coltivazioni dal terribile alluvione.
Restano comunque critici sul provvedimento gli imprenditori agricoli e parte delle istituzioni locali, Dario Stefàno e Raffaele Fitto in primìs. Il senatore di Sel, infatti, rileva come nel provvedimento manchino misure quali la riduzione dei contributi Inps e il congelamento delle scadenze bancarie sui prestiti agrari. Mentre l’europarlamentare di Forza Italia continua a battere sul mancato inserimento, quando siamo a quasi due mesi dall’evento calamitoso, delle zone alluvionate del Gargano nell’elenco dei territori ai quali il Governo ha attribuito la “stato di emergenza”, con il quale verranno destinate risorse per il ristoro dei danni e per il ripristino dei servizi infrastrutture. Quest’ultima istanza, dovrebbe essere affrontata, seppur ormai con notevole ritardo, dal prossimo Consiglio dei Ministri.
Come promesso e annunciato, nella prima metà di settembre, dall’onorevole Colomba Mongiello, (anche componente della Commissione Agricoltura parlamentare) il Governo Renzi, e nello specifico il ministro competente, Maurizio Martina, hanno dichiarato lo “stato di calamità” per le zone alluvionate del Gargano.
IL PROVVEDIMENTO. Con il provvedimento, dunque, le imprese agricole garganiche potranno ricevere in anticipo le risorse europee a loro già destinate (quindi senza nessun fondo aggiuntivo), così da poter iniziare a far fronte ai danni provocati a campi e coltivazioni dal terribile alluvione.
LE CRITICHE ALLO "STATO DI CALAMITA'". Restano comunque critici sul provvedimento gli imprenditori agricoli e parte delle istituzioni locali, Dario Stefàno e Raffaele Fitto in primìs. Il senatore di Sel, infatti, rileva come nel provvedimento manchino misure quali la riduzione dei contributi Inps e il congelamento delle scadenze bancarie sui prestiti agrari.
LA SPINOSA QUESTIONE DELLO "STATO DI EMERGENZA". Mentre l’europarlamentare di Forza Italia continua a battere sul mancato inserimento, quando siamo a quasi due mesi dall’evento calamitoso, delle zone alluvionate del Gargano nell’elenco dei territori ai quali il Governo ha attribuito la “stato di emergenza”, con il quale verranno destinate risorse per il ristoro dei danni e per il ripristino dei servizi infrastrutture. Quest’ultima istanza, dovrebbe essere affrontata, seppur ormai con notevole ritardo, dal prossimo Consiglio dei Ministri.