Il “modello Deliceto” contro il Covid: screening, Protezione Civile e isolamento della casa di riposo
Non ancora Covid free ma il Comune di Deliceto è riuscito a resistere meglio di molti altri al Coronavirus. E anche dati alla mano sembra andare in controtendenza su tutti i fronti.
LO SCREENING. Il Comune dei Monti Dauni ha puntato essenzialmente su tre capisaldi. Innanzitutto, lo screening: sono stati effettuati oltre 1700 tamponi - cofinanziati dal Comune - su una popolazione di 3600 abitanti. Ogni cittadino, come già avvenuto in una delle 13 giornate finora effettuate, liberamente può prenotare con un messaggio un tampone a 10 euro in modalità drive through; gli viene comunicato l’orario e il luogo e, a procedura ultimata, il Comune provvede anche a fornire un pacco di mascherine come forma di ringraziamento. Chi risulta positivo viene immediatamente ricontattato per fornire i nominativi dei contatti stretti, che vengono a loro volta sottoposti a tampone. Ogni giornata di screening, quindi, si chiude con l’individuazione e l’isolamento dei vari eventuali focolai. In una delle tornate, si è potuto addirittura fare l'antigenico e il molecolare Asl nello stesso giorno. Un impegno, anche economico, che però ha dato i suoi frutti.
LA PROTEZIONE CIVILE E LA CASA DI RIPOSO. Poi si è puntato sulla strategica organizzazione della Protezione civile, direttamente coordinata dall’Assessorato competente: gestione tamponi e vaccini, servizio a domicilio degli isolati e sostegno sanitario. Infine, isolamento totale della casa di riposo fino al vaccino, struttura che, ad oggi, non ha avuto né contagi né decessi.
DECESSI INFERIORI ALLA MEDIA. Secondo i dati dell’ISS – Ministero della salute, l’incidenza dei decessi sulla popolazione totale è del 6,5% circa. A Deliceto sarebbero dovuti toccare 6,5 decessi in percentuale sulla popolazione. Ce ne sono stati tre, di cui uno non residente, un altro contratto in ospedale e l’unica effettivamente residente aveva 104 anni.
BUONE PRASSI. A tutto questo vanno aggiunti anche il naturale controllo sociale e un pizzico di solidarietà tra concittadini, tipici delle piccole comunità. I comuni italiani sotto i 5.000 abitanti rappresentano il 70% circa di tutti i 7904 comuni italiani, da Deliceto e dai Monti Dauni arriva un esempio. Forse non si può parlare di modello a tutti gli effetti. Di buone prassi, di efficienza e di buon senso sì, però.
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