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Mongelli: "Non sono il peggior sindaco"

Il primo cittadino replica al Sole 24 ore: "Pago scelte impopolari, ma il bilancio va fatto a fine mandato"

Foggia non è la città peggiore o la peggio amministrata d’Italia, né io mi sento il peggior sindaco d’Italia. Più realisticamente, io credo di pagare, non solo in termini di consenso, l’impopolarità di scelte che era necessario e doveroso fare per scongiurare ben più gravi conseguenze sulla complessiva organizzazione dei servizi forniti dall’Ente, per interrompere prassi e consuetudini non sempre legittime e legali, per mettere a valore quanto di buono ho trovato e recidere i rami secchi che hanno appesantito la gestione.

"IL BILANCIO A FINE MANDATO". È questo il commento che il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha affidato a una nota ufficiale per commentare l’esito della classifica de Il Sole 24 Ore, che lo colloca all’ultimo posto per gradimento. “Con me – prosegue -  la città ha sofferto la negativa congiuntura della crisi generale, che ha attanagliato l’intero Paese, e di quella particolare, aggravata dalle inopportune scelte compiute da altri livelli di governo. La mia convinzione è che, di qui alla fine del mandato, inizieranno ad essere visibili gli effetti positivi di queste scelte e solo allora sarà possibile comporre un bilancio credibile di un’esperienza che spero cambi il volto della città dopo aver decisamente cambiato la mia vita”.

 

di Redazione 


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